Patinati, qualificati, tonici, sintetici.
Confusionari, poco ispirati, tecnicamente caparbi.
Gojiranamente impegnati, sobri, spavaldi e lungimiranti.
Nodi:
Balza agli occhi la splendida cover e agli orecchi un fatto sbilenco.
Gli Aktaion hanno una tremenda voglia, frustrata, di veicolare emozioni attraverso le bordate cervellotiche (di solito asettiche; l'emocromo e le vene viscerali, viceversa, paiono lasse).
Ne risulta un'opposizione stilistica interessante ma parziale.
Anzi, implicita e castrata in qualche luogo della scrittura e in svariate circostanze della stesura e delle prove.
Perchè? (vi starete chiedendo)
Non ho risposte. Nemmeno insulti da regalare.
Per questo artificioso, liberatorio e critico processo ( ammesso ch'ioi abbia visto lungo ) occorrono
- lavorii su, con e in se stessi
e/o
- una capacità estroversiva propria di una noce di cocco
(che può navigare alla deriva e vegetare su una spiaggia remota)
[ potrebbe bastare un articolone di Jacques Lacan o l'acquisto di https://schammasch.bandcamp.com/ // https://turbidnorth.bandcamp.com/album/eyes-alive ]
Trame:
Gli Aktaion evocano: resta la voglia di ascoltare una mescola profonda tra
"efficacy" (Delusions of Grandeur - 2013 -)
pagliacci in Iowa (2001)
bordate di Sick Transit Gloria Mundi (2002)
viscere di Crimson (2000)
emocorde di Killer Be Killed (2014)
Versi:
Non possiamo stroncare un gruppo, la cui proposta, solletica i nostri gusti decennali e sopraffini.
- Discreto il climax in
THE PARADE OF NATURE - Buono, fresco e resistente alle intemperie e ai bromuri il dittico (eccede in durezze ardite)
STONES INTO SAND DEATH COLOURED GOLD Indulgiamo e andiamo avanti: "
FOR ALL THE THINGS"Sei Decimi.
In calce 5,5
PS
...ne vedremo delle belle (ritornelli permettendo)
[tra due anni e mezzo: ora no!]
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