Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2016
Durata:53 min.
Etichetta:Vendetta Records

Tracklist

  1. TRANSPARENT -
  2. DISGUST & REMORSE, PT I
  3. DISGUST & REMORSE, PT II
  4. 5306 MORNINGSIDE
  5. NIGHT SKIES OVER NOTHINGNESS
  6. PERIPETEIA
  7. METAMORPHOSIS
  8. TRANSPARENT +

Line up

  • Zachary Kerr: vocals
  • Zak Denham: guitars
  • Samuel Hartman: keyboards
  • Josh Mumford: bass

Voto medio utenti

Un’accusa che non si può certo muovere agli Anagnorisis è quella di abbandonarsi alla stagnazione: dopo lo stravolgimento di sound registrato tra il debut “Overton Trees” (2007) ed il bellissimo “Beyond All Lights” (2013), ecco giungere questo “Peripeteia” a cambiar una volta di più le carte in tavola.
Così, dite pure addio (o arrivederci, chissà…) al prefisso “symphonic”, così come ai richiami alla scena black metal scandinava anni ’90. Già che ci siete, date una ideale pacca sulla spalla al pur bravo tastierista Samuel Hartman (anche al sassofono), sì rimasto in line up eppur demansionato manco fosse il Kirk Hammet di St. Anger.

Il nuovo corso del gruppo a stelle e strisce dipana una trama dicotomica: dal punto di vista musicale il songwriter, chitarrista e produttore Zak Denham sembra guardare al futuro, proponendo un sound più asciutto, possente, moderno e sfaccettato -pillole di shoegaze, depressive e post fanno capolino qua e là-.
Nel contempo il profilo lirico, ad opera del cantante Zachary Kerr, volge lo sguardo al passato. Al proprio passato, in un concept autobiografico tanto insolito quanto affascinante.
Narrando della propria infanzia -sia tramite i testi che attraverso i numerosi sample audio, in cui possiamo udire registrazioni autentiche della voce del singer da bambino-, il buon Zachary si mette a nudo come raramente accade nel panorama black, rendendoci partecipi di un processo catartico in grado di donare al platter grande profondità emotiva.

Sia chiaro: il terzo full degli Anagnorisis ha tanto da offrire anche a chi delle lyrics non importa nulla, grazie ad un songwriting ben sopra la media del genere.
Canzoni sempre ben congegnate, in cui i tempi medi vengono talora spezzati da accessi di rabbia in blast beat (come accade in “Night Skies Over Nothingness”) e talaltra mitigati da solenni porzioni melodiche (emblematici gli intrecci chitarristici di “Disgust & Remorse pt. 2”), compongono un disco che difficilmente esalterà al primo assaggio, ma che quasi certamente saprà conquistare i fan dell’estremo sulla lunga distanza.
D’altra parte, di fronte alla torrenziale progressione della title track -forse l’episodio migliore- ed ai lividi sfoghi del singolo “5306 Morningside” -che mi ha ricordato qualcosa dei Forgotten Tomb- si può solo applaudire.

Gli Anagnorisis confermano dunque di essere una compagine “vera”, con una caratura artistica ragguardevole ed ampi margini di crescita. Ciò che più conta, i Nostri dimostrano di aver qualcosa da dire, il che, coi tempi che corrono, non mi sembra affatto cosa da poco.
Bene, bravi, bis.

P.S.: la peripeteia, in letteratura, costituisce uno degli espedienti narrativi attraverso cui ottenere il colpo di scena ed intaccare le certezze del lettore; in particolare, si tratta del rovesciamento improvviso ed inatteso delle sorti del protagonista. Ci sarebbe un grappolo di esempi aulici da snocciolare, ma per intenderci meglio citerei le famigerate Nozze Rosse delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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