“
Tribute To The Goat” fu originariamente pubblicato nel 1997 e vede nuovamente la luce nel 2016 ad opera della
Season Of Mist che decide di ripubblicarlo in formato lp, con 666 copie in vinile nero e altre 333 in vinile dorato.
Il disco si compone nelle prime sette tracce di materiale primigenio della band, rivisitato e registrato in presa diretta in studio, di una cover dei
Necrophagia e di quattro tracce facenti parte di un seminale demo del 1990, con una line-up completamente diversa e che vedeva dietro il microfono quel
Will Rahmer che poi fonderà i
Mortician.
L’ascolto delle prime tracce chiarisce in modo inequivocabile il motivo per il quale gli
Incantation sono considerati unanimemente una delle leggende del Death Metal, con pezzi tratti da due disconi come “
Onward To Golgotha” e “
Mortal Throne Of Nazarene”
Marci, claustrofobici, satanici, brutali. “
Unholy Massacre” e “
Nefarious Warriors” sono il Death Metal com’era e come dovrebbe sempre essere.
Al di là dei discorsi relativi a produzione e pulizia del suono, occorre sottolineare che “
Tribute To The Goat” cattura un momento storico, un suono, di una band che è sopravvissuta fino ad oggi, resistendo a tutte le mode, portando sempre avanti, fieramente, il vessillo del death metal americano satanico e brutale, forse con meno successo dei
Deicide, ma certamente non con meno merito.
Ovviamente non c’è voto, perché la storia non si giudica, si impara.
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