Mettetevi comodi, aprite una lattina di birra, o anche più di una, e preparatevi ad ascoltare un album di puro, grezzo, potente e trascinante Rock 'n Roll targato
Airbourne!
I fratelli
O’Keefe quasi certamente non lasceranno il segno nella storia del Rock come i loro connazionali Young, tuttavia gli
Airbourne sono una macchina da guerra, che sembra non sbagliare un colpo, e così in poco più di dieci anni, con all’attivo tre ottimi album, hanno fatto centro ancora una volta!
Quale sia il loro segreto è presto detto!
Oltre ad essere palesemente ispirati agli Ac/Dc, gli
Airboune hanno una loro attitudine scanzonata, ribelle, che oltre a trasparire in ogni canzone, emerge in maniera netta nei loro live, pur cercando di mantenere sempre una sorta di legame con gli Ac/Dc
Ma attenzione, ci sono “tribute band” che si limitano a fare il compitino accontentandosi di vivere “nell’ombra” della gente a cui si ispirano, e poi ci sono band che pur dimostrando rispetto e reverenza per i loro “maestri” emergono album dopo album: questi sono gli
Airbourne!
Ovviamente non basta “l’attitudine rock” per spiegare la fenomenale ascesa della band di Warnambool, da quel indomabile schiacciasassi “Runnin’ Wild” datato 2007 che valse agli
Airbourne una fama immediata e forse inaspettata, la band aveva i mezzi giusti e lo dimostra nel 2010, anno di uscita del secondo album che valse loro definitiva consacrazione con “No Guts. No Glory”, la cui Hit "Bottom of the well", grazie anche al suo azzeccato videoclip, diventa il marchio di fabbrica indiscusso della band australiana!
Come ha più volte dichiarato
Joel O’Keefe, la loro musica è la “colonna sonora degli ubriaconi” … e allora? le avete già prese le lattine di birra?
Pronti via, si parte con la title-track
“Breakin’ Outta Hell” un “inno” alla fuga dei problemi quotidiani e la voglia fare headbanging è pressoché immediata!
Il cliché è sempre lo stesso, la uniti canzoni che compongono l’album non sono eccessivamente lunghe, il pezzo della durata maggiore è
“Down On You" , coi sui 4:19 minuti di durata, mentre l’intero album di per se dura 40 minuti scarsi, 40 minuti di energia allo stato puro da ascoltare dal primo all’ultimo riff.
La voce roca del frontman
Joel, le schitarrate a fulmicotone di
David Roads, sono elementi che ci accompagnano durante le altre canzoni, si passa così dalle aggressive
“Rivalry” e
“Get Back Up” alle carismatiche
“When I Drink I Go Crazy” e
“It’s never Too Loud For Me” ovviamente le similitudini con gli Ac/Dc le troviamo in ogni brano, anche se azzarderei a dire che rispetto ad Angus e soci, i fratelli
O’Keefe appiano più freschi e più ispirati!
Da sottolineare anche
“Thin The Blood”, episodio dal ritmo elevatissimo, mentre
“It’s All For Rock N’ Roll” è il capitolo finale di questo quarto lavoro degli
Airbourne, canzone il cui titolo dice tutto!
Per chi volesse approfondire il songwriting, a questo
link Joel e
Ryan spiegano
"Breakin’ Outta Hell" traccia per traccia!!
Tirando le somme,
"Breakin' Outta Hell" suona “in your face”, se siete cresciuti col vecchio Hard Rock, se amate il sound tipico dei più famosi connazionali degli
Airbourne, non potrete che apprezzare questo lavoro.
Se non avete mi esistito ad un loro show, vi consiglio vivamente di rimediare al più presto, i loro live sono devastanti, adrenalina pura, coinvolgenti come può esserlo una finale di coppa dei campioni terminata 4 a 3! ad ogni concerto degli
Airbourne l’unica cosa certa è che non ci si annoia, il tempo passa talmente in fretta che si arriva ai bis senza rendersene nemmeno conto!
Non ci resta dunque che aspettare la data milanese del 9 dicembre.