Era il 1995, quando i californiani Artica davano alle stampe il loro album d'esordio "As it should be". Allora impazzava il grunge tutto rabbia ed essenzialità, e davvero per i lirismi e le romantiche melodie dell'Aor non sembrava più esserci posto... incuranti di tutto ciò, gli Artica registrarono il loro album, il quale, come era prevedibile, andò perso perduto nei meandri del tempo finchè, esattamente dieci anni dopo, la Escape ce lo ripresenta rimasterizzato, con tanto di confezione digipack e bonus track inedita, in modo tale che tutti coloro che se lo fossero persi (molti, incluso il sottoscritto!) possono andarselo a gustare nel migliore dei modi. La ricetta dei losangelini non è certo nuova: rock melodico dei più raffinati, a metà strada da Survivor e Journey, ma con quella rudezza hard rock tipica dei migliori Van Halen, il tutto condito da un pregevole gusto per gli arrangiamenti e una voce, quella di John David Martin, davvero espressiva, anche se a volte esageratamente acuta e non totalmente in sintonia coi brani. Brani che. è doveroso dirlo, si fanno apprezzare, basti citare la trascinante "Let it show", o le smaccatamente platinate "Fantasy" e "Since loving you", quest'ultima il vero must dell'intero lavoro, con il suo chorus che ogni aor fan che si rispetti amerà al primo ascolto! Bella anche "Take me all the way", con le sue tastiere bene in evidenza e le sue vocals ruffiane, o "It's over", molto più pop oriented, alla probabile ricerca di un successo radiofonico che senza dubbio non c'è mai stato. Bella, anche se eccessivamente mielosa, la ballad "Carry me home". In conclusione dunque, l'operazione della Escape non può che farci piacere: certo, "As it should be" non è un disco per tutti, se non siete fan del genere non ve lo consiglierei proprio, ma in caso contrario fatelo vostro, ne vale davvero la pena!
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