Copertina 8

Info

Anno di uscita:2016
Durata:57 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. REACH
  2. BIG MONEY
  3. KICK LIKE A MULE
  4. CIRCLE THE WAGONS
  5. I NEED IT NOW
  6. TEARING DOWN THE SKY
  7. LETTING GO
  8. THE FASTEST MAN ALIVE
  9. REMEMBER MY NAME
  10. SPARKS WILL FLY
  11. SCREAM
  12. THE RUN

Line up

  • Danny Vaughn: vocals
  • Michael Clayton Arbeeny: drums, percussion, vocals
  • Ged Rylands: keyboards, vocals
  • Chris Green: guitar, vocals
  • Chris Childs: bass, vocals

Voto medio utenti

Quando si realizzano dischi come “Don't come easy” e (l’appena inferiore) “Strength in numbers” e si è una formazione musicale dalle formidabili qualità, purtroppo, per molte ragioni, non adeguatamente riconosciute, è pressoché inevitabile possedere uno “zoccolo duro” di estimatori tanto affezionati quanto esigenti (al limite della miope intransigenza, talvolta …).
I Tyketto dovranno probabilmente fare i conti per sempre con questa situazione, e se il precedente “Dig in deep”, pur pregevole, non era stato capace di convincere del tutto i “nostalgici” della band di Staten Island, il rischio è che anche a questo nuovo “Reach” sia riservato un destino analogo.
Ciò detto, sarebbe un vero peccato trascurarlo, perché il lavoro in questione è forse addirittura leggermente superiore al suo predecessore, riporta in auge la miscela di hard-rock e AOR degli americani con freschezza e ispirazione e ci riconsegna un Danny Vaughn in eccellenti condizioni di forma, “capitano” di una coalizione artistica rinnovata e assolutamente impeccabile sotto il profilo tecnico-interpretativo.
Vaughn e il suo fedele sodale Michael Clayton Arbeeny hanno trovato in Chris Green un chitarrista capace di non far rimpiangere lo storico Brooke St. James e con il prezioso supporto di Chris Childs (Thunder) e dell’ex-Ten Ged Rylands il gruppo è stato in grado di produrre un’opera di notevole intensità espressiva, piuttosto variegata nei temi proposti e vivace nella loro esposizione, “riconoscibile” e tuttavia mai eccessivamente autocelebrativa.
A destare immediatamente una grande impressione ci pensa la title-track dell’albo, avvolgente e magniloquente, mentre con “Big money” l’atmosfera si “scalda” ulteriormente e si fa maggiormente coriacea, con l’ugola di Danny perfetta nell’ostentare con uguale maestria raffinatezza, ardore bluesy e vigore anthemico.
Se “Kick like a mule” prosegue sulla medesima falsariga stilistica della traccia precedente con un briciolo di minore brillantezza, tocca a “Circle the wagons” infliggere il primo colpo “letale” dritto al centro dei sensi dei fans dei Tyketto, conquistati, ne sono certo, da questa splendida power-ballad pilotata alla perfezione dai nobili registri di un vocalist perennemente emozionante nelle sue prestazioni.
Squisite ambientazioni hard n’ soul impregnano la pulsante “I need it now”, il riff cromato e le ariosità melodiche di “Tearing down the sky” evocano una scintillante fusione tra Journey e Dokken e “Letting go” illanguidisce con il suo sentimentale andamento elettro-acustico.
Hard, barlumi west-coast-iani e southern-rock si combinano con classe nella coinvolgente “The fastest man alive” e nella più malinconica “Remember my name” e dopo le gradevoli scosse funky concesse a “Sparks will fly”, il programma riserva ancora due perle del calibro di “Scream”, uno slow orchestrale pregno di trasporto emotivo e “The run”, un imperioso crescendo sonico di enorme suggestione.
Il “mito” rimane intatto (e non potrebbe essere diversamente …), ma se cercate un ottimo disco di hard-rock melodico, ben prodotto, scritto e suonato in maniera encomiabile, sforzatevi (non è semplicissimo, lo so …) di rinunciare a paragoni scomodi e inopportuni e godetevi senza remore “Reach” … qualcosa mi dice che vi farà compagnia per molto tempo.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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