Sabled Sun è il progetto secondario di
Simon Heath degli
Atrium Carceri, dark ambient cinematico, imbevuto di sci-fi moods.
“
2148” è l’anno di ambientazione di questa science fiction post apocalittica, nella quale il protagonista, dopo un lungo periodo di ibernazione si risveglia in un mondo ormai in rovina, e va alla ricerca di ciò che è successo, vagando per lande desolate, città abbandonate, fabbriche robotiche, laboratori di ricerca, nel tentativo di capire quello che è successo all'umanità.
Il concept è raccontato nel corso di quattro dischi, ognuno intitolato con la data di uno specifico anno, e quindi una saga iniziata con “
2145” e proseguita con “
2146” e “
2147”.
Essendo questo disco pensato come una colonna sonora, è chiaro che tutto è giocato su field recordings capaci di creare un’atmosfera di desolazione, di vuoto abissale riempito del rumore di una civiltà in disfacimento.
Da questo punto di vista probabilmente Simon poteva fare di più, nel senso di arricchire il suono con effetti tali da vivificare il mondo post apocalittico che vuole dipingere.
Invece sembra tutto lasciato alla capacità dei nastri di registrare e riprodurre atmosfere di desolazione, se si eccettua qualche nota di piano distante.
Resta immutata la necessità, da parte dell’ascoltatore, di una immersione completa nella musica, che, probabilmente, in questo caso, da sola, non sempre è sufficiente, richiedendo verosimilmente una componente visuale, idonea a ricreare nella mente lo scenario evocato da
Sabled Sun.
Non resta che attendere le future evoluzioni di questo progetto.
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