Quello che scrivevo in occasione del
debut dei francesi
Sordide andrebbe benissimo anche in occasione del nuovo
"Fuir la lumière", rilasciato sempre dalla nostrana Avantgarde.
Il terzetto di Rouen, infatti, sia a livello qualitativo che a livello musicale conferma quanto espresso due anni fa.
La miscela di black metal, garage rock e punk rimane, più o meno invariata, così come l'articolazione dei brani, sempre piuttosto lunga, e la registrazione dall'appeal quasi "live" sono ancora elementi essenziali nel suono del gruppo.
La novità, se così la possiamo chiamare, va ricercata in una presenza più massiccia delle parti rallentate che si interpongono ai classici brani selvaggi e "sporchi", nonché gelidi, che i
Sordide sciorinano con assoluta padronanza, sia tecnica che attitudinale, confermando un talento che, all'esordio, sia era già intravisto in tutto il suo valore.
Il nuovo album è, dunque, un buonissimo lavoro fatto di buonissime canzoni, difficilmente inquadrabile "solo" nel genere Black Metal, ma di certo un lavoro molto aggressivo, spesso raw, in grado di unire, mirabilmente, suggestioni da foreste innevate e strafottente spirito ribelle in quello che, ormai tanti anni fa, era stato battezzato black'n'roll, una miscela che i
Sordide rielaborano con personalità e dedizione, attualizzano senza rinnegare il passato fino ad essere in grado di offrire musica interessante, cosa questa mai scontata, alla quale, ve lo consiglio, un ascolto (anche più di uno in realtà) è dovuto.
"Fuir la lumière": una gradita conferma!
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