Per fortuna “non si giudica un libro dalla copertina”, come si dice generalmente, altrimenti questo secondo lavoro degli svedesi
Langfinger, sarebbe stato bocciato in partenza. Invece dall’opener
“ Feather Beader” in poi questo “
Crossyears” ci presenta 10 brani ben strutturati che hanno grinta, freschezza ed una grande originalità , cosa non certo molto comune nel panorama metal odierno ormai saturo di proposte. Il sound di questo “power trio” ( così ci viene presentato nelle scarne informazioni sul gruppo ) ci rimanda per il vigore ai migliori
Hellacopters, i rappresentanti forse più noti della new wave di rock scandinavo.
Ritmi molto rapidi, registrazioni lo-fi e chitarre grezze la fanno da padrone unitamente a vocals roche e versatili davvero incisive, il tutto su una base melodica che rende piacevole e scorrevole l’ascolto. La traccia “
Say Jupiter”, a mio parere una delle migliori dell’intero lavoro, si apre con un riff incisivo, un basso sostenuto, un solo col wah-wah e l’impatto tipico delle canzoni senza troppe sovraincisioni, “
Fox Confessor” ha un ritmo incalzante e un chorus convincente, “
Atlas” col suo intro hammond + chitarra ci ricorda un po’ i Pink Floyd, “
Silver Blaze” ha l’incedere tipico dell’hard rock settantiano, “
Buffalo” ha un riff sincopato, “
Ceaser’s Blues” è, appunto, bluesy ma non in senso “molliccio”, qui la linea di basso è pulsante, nella parte centrale il ritmo si alza ed il tutto puzza di Led Zeppelin e scusate se è poco (!), lo splendido lento elettrico “
Last Morning Light” ci conduce su sponde lisergiche con le sue accelerazioni ed il suono stordente della chitarra , mente la titletrack e “
Window In the Sky” sono altri pezzi da 90, con un ritmo ipnotizzante il primo e con interessanti soluzioni armoniche il secondo.
Insomma un grande lavoro che ci riporta ai tempi in cui le jam session contavano di piu’ delle produzioni cristalline e false di oggi, la scrittura dei brani è brillante e l’esecuzione sanguigna e magistrale pur nella sua semplicità di fondo. Unico neo, la davvero scarsa promozione che è stata fatta al gruppo, cercate su Facebook per avere qualche notizia, sarebbe un vero peccato se un tale gioiellino rimanesse oscurato nell’underground. Da avere.
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