Curioso progetto nato dalla mente del turco Cenk Eroglu, che, dopo aver realizzato due cd da solista, prodotto e collaborato con svariati artisti locali, nel '99 entra in contatto con il drummer Pat Mastellotto e si unisce al "Project 4" dei King Crimson, per poi far parte nel 2001 di un altro progetto con Trey Gunn, Robert Fripp, Tony Levin (BPMM). L'incontro con Kip Winger nel 2002 spinge Cenk ad una sorta di doppio concept: il primo orientato verso la musica heavy ed elettronica, l'altro più etnico e spirituale, ma l'etichetta Musewrapped decide che è meglio registrare solo i brani più heavy (cantati per la maggior parte da Cenk) per "Grounded", quindi aspettiamoci nel prossimo futuro una sorta di seguito ("Istanblue") cantato in prevalenza da Kip Winger. "Grounded" non è affatto un disco di facile ascolto: le molteplici influenze passate (Toto, Kiss) e presenti (Tool, A Perfet Circle, King Crimson, Peter Gabriel) di Cenk sono confluite creando un prodotto originale ma per troppi versi ostico in cui il rock cerca di farsi strada in mezzo a musica industriale, campionamenti, programmazioni, voci filtrate, ritmi etnici ed orientaleggianti (per i quali Cenk si è servito di strumentisti turchi di flauto, chitarre e Kawala) che a volta funzionano come in "Desperately sad" (grande uso di effetti e refrain corale in stile rock USA), nel modern-asian rock tagliente e ruvido di "Everlasting" (pieno di sintetizzatori e batteria elettronica ) o nelle martellanti ritmiche techno-rock di "Personal Antichrist", mentre non convincono l'ipnotica ed ossessiva "Lucky day" (riscattata però da un refrain melodico molto azzeccato), "Take a deep breath", "Coma White", la world-ambient music che si contrappone allo stridore elettronico di "Willing to wait", la ripetitività di "Pictures" (5 minuti passati a dire "Everything is gonna be allright" ed in sottofondo le solite melodie asian-atmospheric-techno rock, mentre il cantato passa da toni soffusi ad altri molto rabbiosi), fortuna che un sound più accessibile è alla base della dolcissima orchestral ballad "Without you" che sa un pò di Richard Marx o nel melodic soft rock di "Reason to believe". Non mi sarei stupito se questo disco fosse uscito con l'etichetta di Peter Gabriel che promuove artisti di world music (Real world), comunque il merito della Frontiers è di aver dato piena fiducia ad un personaggio che sicuramente ha in serbo ancora molta sorprese per il futuro, e se volete conoscerlo meglio sul sito
www.xcarnation.com troverete un'ampia sezione audio-video riguardante i suoi progetti presenti, passati e futuri.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?