"
Through the Looking Glass" è l'album d'esordio per i
Final Solution, al quale la formazione bresciana giunge dopo un percorso travagliato, che li ha visti via via allontanarsi dal Melodic Death Metal degli inizi e dover gestire il cambio di cantante quando il disco era ormai in dirittura di arrivo. Due situazioni che hanno lasciato il segno su "
Through the Looking Glass", dove il passato, il presente e (direi) il futuro non sempre riescono a trovare il giusto equilibrio.
Dopo l'introduzione di rito, è "
Sick of You" ad irrompere con i suoi ritmi spezzati in forte odore di Thrash Metal, e che potrebbero trovare ispirazione nei Symphony X (e guardando alla tracklist di "Twilight In Olympus", forse li hanno anche "aiutati" nello scegliere il titolo del disco), dove ogni strumento si impegna a lasciare il segno, come anche il cantante
Mario Manenti che mette a disposizione dei
Final Solution la sua voce pulita cui fanno da contraltare quei cori di chiara derivazione Death Metal. "
Demon Inside" è un pezzo che parte subito aggressivo e dove il confronto tra vocals estreme e melodiche si fa più serrato, senza però risultare particolarmente avvincente, e i migliori risultati li ottengono i due chitarristi. Meno veemente e più classico l'avvio delle articolate e spigolose "
Empty Walls" e "
The Show Is On", dove comunque è sempre la velocità a farla da padrona, incanalata lungo sentieri solitamente battuti dal Thrash Metal. "
(R)Evolution" è invece un breve episodio pianistico, che obbliga i
Final Solution a togliere per un attimo il piede dall'acceleratore e a prendere fiato. E i risultati si vedono: "
Dogs of War" è un brano potente, con un
Mario Manenti più a suo agio rispetto ai precedenti pezzi, per quanto alcuni passaggi (soprattutto quelli più estremi, quasi Metalcore) sembrino ficcati un po' a forza nel pezzo. Il compito di chiudere l'album spetta a "
Grey" che, dopo un avvio più arioso del solito, si appoggia a ritmiche alla Anthrax, uno screaming stile Soilwork e a passaggi (tanto nel cantato quanto nel guitarwork) melodici, seppure anche in questo caso il tutto non sempre ben amalgamato.
E questo parrebbe proprio essere il tallone di Achille di un album d'esordio come "
Through the Looking Glass" dove i
Final Solution stanno ancora (ri)mettendo a fuoco la propria proposta musicale.
Sono certo che il suo successore chiarirà tutti i dubbi.
I was born to
reviewHear me while I
write... none shall hear a lie
Report and
interview are taken by the will
By divine right hail and
write
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