Paleowolf è il progetto parallelo di
Scorpio V dei
Metatron Omega, da me supposto essere anche il tizio dietro i
Temple of Gnosis e i
Legionarii.
Se così fosse è encomiabile non solo la sua prolificità ed eccletticità, ma anche la elevata qualità delle cose che propone.
A sto giro ci immergiamo in un tribal dark ambient che si propone di raccontare la lotta dell’uomo preistorico contro la natura, all’alba dell’umanità, prima della civiltà, a cavallo dell’era glaciale, quando il buio, la notte, gli elementi naturali, la fauna selvatica erano i nemici di tribù che cominciavano a sviluppare culti animisti, grazie agli sciamani e al loro magico e rituale potere.
Come si diceva la componente tribale la fa da padrone, ma le atmosfere primitive, unite ai cori sciamanici rituali, danno un mood decisamente mistico alle composizioni.
Per un disco ambient è fondamentale la connessione che si riesce a instaurare tra la musica creata, l’atmosfera ricercata e lo scenario che si vuole rappresentare. Da questo punto di vista basta ascoltare “
Hunter II” che ha davvero il ritmo di una forsennata caccia di gruppo ai Mammuth, e ci si immagina questi selvaggi con le loro primitive armi ingegnarsi per sorprendere e isolare dal branco gli elementi più deboli, per ucciderli e sopravvivere.
L’ambient cinematico conferma la propria grande capacità di descrivere situazioni che altrimenti con composizioni ordinarie sarebbe davvero impossibile.
Per il resto, buonissimo disco ambientale, decisamente originale come idea e realizzazione.
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