Anche voi rimpiangete i tempi di "Tales From the Twilight World" e "Somewhere Far Beyond", quei Blind Guardian che non si erano ancora fatti prendere la mano dalla "grandeur" e non lesinavano in quanto a bordate di power/speed metal?
Beh... chi li rimpiange è sicuramente il loro ormai ex batterista Thomen Stauch, che ritroviamo alle prese con il primo lavoro dopo la sua uscita dai Blind Guardian. E così non ci si deve sorprendere nel trovarsi di fronte ad un lavoro che affonda le proprie radici in "Imaginations from The Other Side", anche se qua e là si sente nitida la mano dell'altro pezzo da novanta dei Savage Circus, Piet Sielck, come ad esempio nelle melodie di "Waltz Of The Demon", il pezzo che nel disco più richiama gli Iron Savior. Ed anche in questo caso non ci trovo nulla di nulla di male. Anzi.
Ad accompagnare questi due musicisti (peraltro già fianco a fianco proprio sul debutto degli Iron Savior) troviamo due membri dei Persuader, gruppo svedese autore di un paio di albums, di cui l'ultimo "Evolution Purgatory" è stato prodotto proprio da Sielck, e... sì, pure loro sono abbondantemente in debito con i Blind Guardian, sopratutto il cantante Jens Karlsson, dotato di una timbrica molto simile a quella di Hansi Kürsch. Il compito di completare il gruppo, un quartetto sino a quando non assolderanno un bassista di ruolo (sul disco il basso lo ha suonato Sielck), spetta al chitarrista Emil Norberg, anche lui, come già anticipato, proveniente dai Persuader.
Niente orchestrazioni, cori ed arrangiamenti ipercomplessi: "Dreamland Manor" è fautore di un power speed metal incalzante, con spunti energici e melodie avvincenti, che mostra qualche cedimento nella sola "Beyond Reality", una ballad che non incontra esattamente i miei favori, anche se sono sempre più convinto che sia il sottoscritto ad essere oramai prevenuto di fronte a questo tipo di pezzi.
Per fortuna riesco ancora ad entusiasmarmi di fronte ad una opener di "vecchia scuola" come "Evil Eyes", non per nulla scelta dai Savage Circus per un singolo (assieme a "Ghost Story") liberamente scaricabile dal sito ufficiale della band. Non ci si smuove da queste posizioni nemmeno con la successiva "Between The Devil And The Seas", con refrain tipico dei Blind Guardian, quelli della successiva "Waltz Of The Demon", canzone meno frenetica delle precedenti, ricordano invece maggiormente gli Iron Savior ed i Gamma Ray. L'epicità è poi l'ingrediente principale di "Tomorrowland", dove Carlsson mostra di non essere solo un clone di Kürsch ma un ottimo interprete, e la coppia Sielck/Norberg di essere ben assortita ed affiatata. Un pezzo che renderà alla grande dal vivo, come spaccheranno pure la conclusiva "Born Again By The Night" e sopratutto l'esplosiva e davvero cattiva "When Hell Awakes".
Ma i Savage Circus fanno grandi cose anche nei pezzi più complessi, come "It - The Gathering", un brano ben ritmato dall'andamento nervoso ed ispirato dal famoso romanzo di Stephen King e che non avrebbe certo stonato su "Somewhere Far Beyond", e la teatrale e drammatica "Ghost Story", altro gran bell'esempio delle capacità compositive ed esecutive dei Savage Circus.
"Dreamland Manor" potrà creare qualche polemica, tra coloro che lo accuseranno di essere una mera copia dei Blind Guardian ed altri che lo acclameranno come l'album che sarebbe dovuto uscire dalla penna dei bardi di Krefeld a suo tempo, dopo "Imaginations from the Other Side".
Io svicolo, limitandomi ad affermare che si tratta di un album sopra la media ed in grado di placare la voglia di sano metallo, sopratutto per i nostalgici di un certo modo di interpretarlo.
Diciamo che i Savage Circus arrivano da un mondo parallelo dove l'evoluzione è stata bandita... eppoi non ci hanno insegnato che: "Two is better than one..." ?
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