Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2017
Durata:40 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. STRAIGHT TO THE HEART
  2. BRINGER OF PAIN
  3. KING FOR A DAY
  4. BEYOND THE BURNING SKIES
  5. FAMILIAR HELL
  6. LOST IN WARS
  7. BASTARD SON OF ODIN
  8. WE WILL FIGHT
  9. DANCING WITH THE BEAST
  10. FAR FROM HEAVEN

Line up

  • Noora Louhimo: vocals
  • Joona Björkroth: guitars
  • Juuso Soinio: guitars
  • Eero Sipilä: bass
  • Janne Björkroth: keyboards
  • Pyry Vikky: drums

Voto medio utenti

Ne hanno fatta di strada i finnici Battle Beast da quando nel 2008 vinsero il Wacken Open Air Metal Battle e la competizione della Radio Rock Starba, attirando le (come spesso accade) lungimiranti attenzioni della Nuclear Blast Records, ed oggi con questo "Bringer of Pain" tagliano il traguardo della quarta release.
La formula dei nostri è quantomai semplice:"100% Heavy Metal - 0% Bullshit!” e non deflettono da questo motto nemmeno di un centimetro.
Come nel precedente "Unholy Savior" la musica presentata è una miscellanea ben dosata di NWOBHM, power metal e spruzzate di AOR per non farsi mancare nulla, il tutto confezionato in modo assolutamente coerente.
Ecco, se dovessi usare un aggettivo per i Battle Beast utilizzerei questo: coerenti.
Una gran qualità che salta fuori dalle 10 tracce dell'album suonate con passione, credendoci al massimo, usando ogni stilla di talento e di sudore.
Ascoltando in sequenza l'opener "Straight to the heart" o il primo singolo estratto "Bringer of pain" o ancora la power ballad "Far from heaven" e la muscolosa "Bastard son of Odin" si sentono echi ottantiani, maideniani, priestiani e chi più ne ha più ne metta, tanto che alla fine è persino superfluo dire "ehi...ma questo riff suona già sentito" oppure "la struttura melodica di questo pezzo mi ricorda tanto il tal gruppo". E sì, la brava Noora Louhimo è quanto più vicino a Doro vi sia oggi in giro.
I Battle Beast sanno perfettamente di non inventare nulla e di non proporre alcunchè di originale (e detto fra noi penso gliene importi il giusto), loro ci mettono il cuore e le palle, regalandoci un album godibile e schietto che non passerà alla storia ma nemmeno ci farà pentire di averlo scelto.
Alla fine di tutto: se volete un lavoro cervellotico, di difficile interpretazione, che necessiti un lungo periodo di assimilazione e di digestione passate pure ad altre proposte.
Se invece siete alla ricerca di un disco heavy metal da ascoltare e da cui farsi trasportare indietro nel tempo date un'opportunità ai Battle Beast: saranno 40 minuti spesi bene.
Recensione a cura di Alessandro Zaina

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