Tredicesimo album in studio per i veterani
Sinister che, dal 1989, non sono ancora paghi né stanchi di dispensare brutalità death metal.
La band, anche grazie all’esperienza del veterano
Aad Kloosterwaard, riesce a trasfondere nelle composizioni quel trademark proprio enucleato nel corso degli anni, e parliamo di un death metal dove si perviene a un perfetto bilanciamento tra brutalità, velocità e tecnica compositiva, con un flavour dark che sin dai tempi di "
Hate” ha contraddistinto la band.
Anche nel nuovo “
Syncretism” ritroviamo lo stigma caratteristico degli olandesi, con pezzi, come “
Blood Soaked Domain” oppure “
Convulsion Of Christ”, che sono la quintessenza del death metal e di come andrebbe composto e suonato, anche se, ovviamente, non possiamo parlare né di originalità né tantomeno di pezzi che faranno la storia della nostra musica preferita.
Alcuni arrangiamenti simil orchestrali, con le tastiere, sono il valore aggiunto di questo disco che, quando decide di pigiare il pedale dell’acceleratore, come in “
Black Slithering Mass”, riporta ai fasti del brutal death metal di dischi come “Aggressive Measures”, con un mood decisamente vintage, di quando il death metal era una roba seria.
Chiude la monumentale
“Confession Before Slaughter”. “
Syncretism" è sicuramente il miglior disco dei
Sinister degli ultimi 10 anni e si pone come una pietra di paragone per le giovani leve che voglio imparare la storia di questo genere.
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