Aaaaaaaahhhh gli
Striker, mannaggialoro, se fossero nati 20 anni prima avrebbero avuto una gran carriera, invece sono di brutto in ritardo sulla tabella di marcia ed il tempo li ha per questo condannati.
Nati "solo" dieci anni fa, dopo due dischi per Iron Kodex ed altrettanti per la
Napalm, che però evidentemente non è stata troppo soddisfatta dei dati di vendita dell'accoppiata "
Armed to the Teeth" e "
City of Gold", ecco che i nostri canadesi danno alle stampe il loro quinto album autointitolato per la misconosciuta Record Breaking Records, un album particolare...altalenante!
Ma non per il livello qualitativo del songwriting, semplicemente si passa in tutta tranquillità da brani che affondano i loro colpi praticamente nel thrash metal ad altri in cui la melodia e la spensieratezza la fanno da padrone, senza problemi in territori hard rock, sembra quasi una playlist di Youtube (scusate, a me Spotify sta un po' qui) più che un disco full length di una sola band.
Beh, poco male, non ci si annoia mai, il disco è frizzante, la band è più che rodata, più che convincente sia nei refrain melodici sia nelle partiture più rocciose, e cosa ben più importante
Dan Cleary alla voce è un SIGNOR cantante, che forse proprio nei brani più ariosi riesce ad esprimersi meglio.
La partenza è scintillante con "
Former Glory" che sembra un brano di quelli vincenti scritti dai primi
Annihilator mixati con i
Dokken più radiofonici, ne esce una hit di quelle che non si possono non notare, peccato solo che sia febbraio perchè se era estate...macchina direzione mare, finestrini aperti e stereo a cannone con il vento a scompigliarci i capelli!
Anthrax,
Crystal Eyes,
Vicious Rumors,
Enforcer si alternano senza soste in un tourbillon di suoni, emozioni e distorsioni, con il secondo brano decisamente thrashy, "
Pass Me By", che ci fa immediatamente intuire che non ci annoieremo, con i suoi cori che pare di sentire
Belladonna e
Benante che si fomentano.
Queste, insieme a "
Curse of the Dead", "
Born to Lose", peraltro scelta come singolo e che vedete qui sotto, e "
Rock the Night" rappresentano il meglio di "
Striker" e degli Striker in un disco divertente e che sa trascinare: non so chi abbia scelto il bizzarro accoppiamento per l'imminente tour con i
Sonata Arctica che toccherà anche il nostro paese tra una manciata di giorni, ma di certo adesso ho un motivo per andare al concerto che non sia quello di tirare la verdura a
Toni Kakko.
Heavy metal anni '80 come se non ci fosse un domani: grazie
Striker!
PS: suoni PAZZESCHI, il mix è di
Fredrik Nordstrom, non so se mi spiego. Anzi, non dico altro.
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