I
Downcast Collision sono una nuova band, al debutto con questo "
Rise Up", dedita ad un modern metal.
Ok.
E con il ruolo di cantante affidato alla bassista
Monica Janssen.
Uhm.
Freddi brividi si sono rincorsi a questo punto lungo la mia schiena, temendo che la brava Monica, al pari di tante sue colleghe, si esprimesse tramite growl o comunque con vocalizzi estremi.
E purtroppo così fu.
Non me ne voglia lei e tutta la popolazione femminile del globo, ma il growl da una esponente del gentil sesso, se così vogliamo dire, fa ridere.
E' inefficace, forzato, stentato, grottesco.
Non c'è
Angela Gossow che tenga (per carità del Signore), nè tantomeno
Alissa White-Gluz, un'altra che ha confuso la musica per una passerella di moda o un canale Youtube di social influencer o fashion blogger.
E, pure spostandoci in campo death metal al 100%, i risultati ottenuti da
Rachel Heyzer sono stati quelli di contribuire in maniera sostanziale ai due dischi più insulsi che i
Sinister abbiano mai inciso in tutta la loro carriera, prima di essere rispedita lontanissimo e dare alla luce, guardacaso, un disco buonissimo come "
Afterburner", con di nuovo guardacaso, un maschio a growlare.
Tutto questo lungo panegirico per dirvi, in parole povere, che l'enorme limite di "Rise Up" è la voce di Monica. Ed è un peccato, perchè quando qua e là per pochi secondi abbandona il growl si sente chiaramente che sarebbe in possesso di una bella voce, particolare e che non avrebbe sfigurato sull'heavy metal groovoso e mid-temposo dei Downcast Collision, assimilabili ad un melting pot di
Pantera,
Lamb od God e
Gojira meno melodici.
Certo, non stiamo parlando di chissà quale capolavoro, le composizioni sono piuttosto scolastiche ma allo stesso tempo lineari, efficaci, ottimamente prodotte, i riffoni sparati a dritto dopotutto nel metal sono ancora efficaci Deo Gratias ma quando arriva lei ad aprire bocca...apriti cielo.
Scelta concettualmente sbagliata alla base, o si lasciava Monica cantare con la sua voce naturale, senza forzature (ed io personalmente propendo per questa scelta) ma solo con un po' di grinta, come si sente ad esempio in "
Cast Aside", oppure se si voleva perseguire a tutti i costi la via del growl bisognava reputare un palladotato.
Così "
Rise Up" rimane un debutto con qualche discreto spunto a livello musicale, energico e di buon impatto, ma castrato - in tutti i sensi - di ogni possibilità di vittoria.
Con la speranza di risentire i Downcast Collision con Monica alla voce alla prossima occasione: non c'è bisogno di cinguettare per cantare da donna, e tante ce lo dimostrano da anni ed anni.
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