Copertina 6,5

Info

Genere:Compilation
Anno di uscita:2016
Durata:33 min.
Etichetta:SG Records

Tracklist

  1. ANTAGONISM - LITTLE SEXY SHIT
  2. ANTAGONISM - MASS PRODUCTION CASUALTIES
  3. ANTAGONISM - RELIGION MANURE
  4. ANTAGONISM - ZOO SCHOOL
  5. DEVASTATOR - BILE
  6. DEVASTATOR - PRETOFILIA
  7. DEVASTATOR - SIAMO TUTTI MORTI
  8. DEVASTATOR - RISPETTA LA FECCIA
  9. SLOWLY SUFFERING - HUMAN FLESH EATERS
  10. SLOWLY SUFFERING - CARNAL VIOLENCE
  11. SLOWLY SUFFERING - R.I.P. (REST IN PAIN)
  12. SLOWLY SUFFERING - THE RETURN OF SUFFERING

Line up

Non disponibile

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Mamma mia quanto tempo era che non recensivo uno split a 3, penso che saranno almeno 20 anni quando nei primi mesi a Metal Shock prendevo, con tutto il rispetto, "la peggio monnezza" che arrivava in redazione.

La SG Records ci propone questo split con, in ordine, gli Antagonism di Macerata, i Devastator di Lucca, che peraltro temo non esistano più dopo una carriera ultradecennale, e gli Slowly Suffering di San Benedetto del Tronto, tutti con 4 brani a testa.

L'apertura degli Antagonism sinceramente non è tra le migliori: un hardcore un po' thrashoso ed un po' alla RATM assai elementare e banale ma in ogni caso perlomeno diretto, ma che trova un grande limite nei vocalizzi di Marco, monotoni e quasi svociati. Sinceramente dopo 4 brani non vedevo l'ora di passare alla prossima band.

Che sarebbe quella dei Devastator, e già la produzione, seppure stiamo sempre parlando di amatoriale al 100%, mi piace parecchio di più.
Sembra di tornare alla metà degli anni '80 con i Napalm Death ma ai Devastator son sempre stati ultra bizzarri, musica assai poco lineare, continuamente inframezzata da breaks, stramberie, lazzi e frizzi, passando velocemente da situazioni thrash al 100% (peccato, perchè in questo sarebbero parecchio bravi) ad altre tra l'hardcore, il rock e soprattutto il punk, insomma un bel crossover in ogni caso frenetico ed irrazionale, con la particolarità delle liriche in italiano.

Nel giro di 7 minuti (eh si, composizioni lampo) si arriva al finale con gli Slowly Suffering e si cambia registro con un death metal basico ma efficace, tremendamente retrò, un old style swedish che pare tratto dai primi rough demo dei Sunlight Studios quando i Necrosis, i Carbonized e gli altri davano la nascita alla leggenda di Stoccolma.
Assolutamente gustosi ed anche la putrida melodia dei passaggi contenuti in "Carnal Violence" non può che ricordare il debutto dei Dismember con un nostalgico sorriso sulle labbra.

Non so quanto gli ascoltatori medi dei primi due gruppi possano trovare di loro gusto un death metal primordiale ma senza dubbio rappresenta la ciliegina sulla torta di uno split comunque piacevole.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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