Se dovessi citare un gruppo che negli ultimi anni si sia elevato dalla media qualitativa in ambito black metal, indicherei sicuramente i Lunar Aurora. Questi tedeschi sono stati in grado di sfornare un ottimo lavoro dietro l'altro, raggiungendo l'apice due album fa con il capolavoro "Elixir Of Sorrow". Se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell'uovo, quella vena atmosferica e onirica che si respirava in quell'album entrato ormai nella storia si è affievolita già a partire dal successivo "Zyklus", e continua a scemare anche in questo nuovo "Mond". L'unica cosa che non accenna a calare è la qualità generale, sempre sopra la media! Anche "Mond" non fa eccezione, presentandoci i Lunar Aurora più fieri ed epici, finalmente con una produzione all'altezza che ci permetta di cogliere anche le sfumature sapientemente inserite nei pezzi (e ce ne sono tante). Senza rinunciare a quella insistita vena aggressiva che fa ormai parte del trademark della band teutonica, una specie di omaggio agli imprevedibili Emperor dei tempi d'oro. Non c'è molto da dire riguardo alle lunghissime canzoni di "Mond", se non che ovviamente la loro complessità richiede un numero nettamente superiore di ascolti per essere compresa, rispetto a release dello stesso genere. Ma è una fatica che viene ben ripagata da tre quarti d'ora veloci e intensi come non mai, impreziositi da un vero e proprio capitolo da lacrime agli occhi che risponde al nome di "Heimkehr" e che da solo vale il prezzo del biglietto. Non a caso questo pezzo che si avvicina maggiormente alle melodie di "Elixir Of Sorrow" si rivela alla fine essere l'episodio più consistente... grandissima sinfonia piena di pathos. Purtroppo stavolta non sono in grado di commentare i profondi testi che hanno da sempre elevato i Lunar Aurora rispetto agli altri esponenti del genere. In finale un ottimo lavoro che ha l'unico difetto di non modificare di una virgola l'ottimo curriculum dei nostri tedeschi. Chiamiamolo difetto...