Saranno pure solo in tre, ma questi norvegesi spaccano. Eccome.
Nuovo album per i Communic, formati da due ex Scariot (Oddleif Stensland e Tor Atle Andersen) e dal bassista Erik Mortensen, giunti a "Waves Of Visual Decay" dopo un primo lavoro interessante come "Conspiracy In Mind", sempre sotto Nuclear Blast. Un heavy metal evoluto, raffinato, violento e che scorre sempre sul filo del rasoio, sulle orme dei migliori Nevermore, anche perché la voce di Oddleif Stensland è davvero affine a quella di Warrel Dane. Solo sette le canzoni incluse sul disco, ma tutte piuttosto lunghe ed articolate: ottime linee vocali (e qui fanno concorrenza ai Symphorce), riffs incisivi (Nevermore docet), una ritmica sostenuta e pulsante, marcate da interessanti, e mai gratuiti, passaggi strumentali.
Su tutte si collocano il thrash-heavy moderno di "Under A Luminous Sky", la nervosa e metallica "My Bleeding Victim" e sopratutto la stupenda ed avvincente "Frozen Asleep in the Park", canzone dal passo doomeggiante e dai risvolti epici, con toni che ricordano vagamente i Jag Panzer.
I Communic dimostrano la propria bravura anche con la lenta e drammatica "Watching It All Disappear", dove risalta distintamente l'ottima prova vocale di Oddleif Stensland, un cantante davvero versatile ed espressivo, e si mantengono su livelli d’eccellenza nelle melodie inquiete della titletrack e della conclusiva "At Dewy Prime".
"Waves Of Visual Decay" è un album che a sorpresa risveglia gli stessi entusiasmi che sei anni fa suscitò quel capolavoro degli Angel Dust intitolato "Enlighten the Darkness".
Questo trio ha fatto passi da gigante ed ora procede sicuro e spedito. Da seguire (e sostenere) con attenzione!
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