Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2016
Durata:15 min.
Etichetta:Metal Revelation

Tracklist

  1. GODSPEED
  2. 2 IN 24
  3. BORN IDLE
  4. ANOTHER DUMB ANIMAL

Line up

  • Jeremy Pringsheim: guitars
  • Andy Doran: drums
  • Chris Lewis: guitars
  • Dave Gobran: vocals, bass

Voto medio utenti

Tutto ciò è fantastico, arrivano i pacchetti della settimana, scarto, smisto, mi esalto, sono basito (tutto ciò in base alla mia conoscenza o meno dei dischi in questione), divido per i vari writer della redazione e qualcos'altro tengo io.

Mi accingo quindi all'ascolto dei Second Rate Angels, principalmente a causa della loro assurda biografia, che prima cita come genere "UK metal", come se Benediction, Cradle of Filth o Asking Alexandria suonassero la stessa roba solo perchè son tutti inglesi, e successivamente cataloga il tutto come "metalcore", già sapendo che nessun altro vorrà per questo recensirlo.

Durante l'ascolto di questo EP che, beninteso, NON è assolutamente metalcore (ma chi diamine l'ha scritto???) quanto piuttosto un mix tra un heavy metal classico e heavy rock, il tutto questo sì con suoni molto più moderni del solito, prendo la succitata bio in mano e in alto a destra vedo scritto "JANUARY 2016".

2016???
Prendo la busta, francobollo con timbro 12 Gennaio 2016.
Beh, un anno e due mesi per arrivare a Roma da Rotterdam, penso che il buon Erasmo a piedi me l'avrebbe portato a piedi in metà del tempo...

Mi scuso quindi con la Metal Revelation e con i Second Rate Angels per questo pazzesco ritardo: la promozione sarà terminata tipo da un anno ma ormai mi dispiaceva non scrivere due righe sul quartetto britannico, anche perchè l'ascolto del breve EP in questione è stato piuttosto piacevole e frizzante, come la loro musica, intensa, energica e moderna, ma con l'occhio continuamente strizzato al passato.

Quattro brani catchy, spensierati ma non demenziali o banali, ben prodotti e con la graffiante voce di Dave Gobran che riesce a farli rendere al meglio, sebbene sarebbe meglio evitare qualche passaggio a vuoto come a metà di "Burn Idle" che rende il brano troppo fiacco e spompato per reggere il ritmo, prima che un bell'assolo di Jeremy Pringsheim rimetta a posto le cose.

Di certo il gusto per la melodia e l'energia giusta non mancano a questi ragazzi, quello che manca è il minutaggio: secondo EP per un totale di 26 minuti di musica prodotta dal 2011 ad oggi, non sarà un po' troppo poco in 6 anni?

Ci auguriamo qualcosa di più corposo nell'immediato futuro, sperando di non riceverlo solo nel 2020.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 21 mar 2017 alle 16:34

aaaaah ecco! avevo male interpretato :D

Inserito il 21 mar 2017 alle 08:42

Graz, tu devi saper interpretare quello che leggi. "Metal Core" a Roma lo Leggo "Metal de Core" e quindi avrebbe un senso !! :-)

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