Tutto ciò è fantastico, arrivano i pacchetti della settimana, scarto, smisto, mi esalto, sono basito (tutto ciò in base alla mia conoscenza o meno dei dischi in questione), divido per i vari writer della redazione e qualcos'altro tengo io.
Mi accingo quindi all'ascolto dei
Second Rate Angels, principalmente a causa della loro assurda biografia, che prima cita come genere "UK metal", come se Benediction, Cradle of Filth o Asking Alexandria suonassero la stessa roba solo perchè son tutti inglesi, e successivamente cataloga il tutto come "metalcore", già sapendo che nessun altro vorrà per questo recensirlo.
Durante l'ascolto di questo EP che, beninteso, NON è assolutamente metalcore (ma chi diamine l'ha scritto???) quanto piuttosto un mix tra un heavy metal classico e heavy rock, il tutto questo sì con suoni molto più moderni del solito, prendo la succitata bio in mano e in alto a destra vedo scritto "JANUARY 2016".
2016???
Prendo la busta, francobollo con timbro 12 Gennaio 2016.
Beh, un anno e due mesi per arrivare a Roma da Rotterdam, penso che il buon Erasmo a piedi me l'avrebbe portato a piedi in metà del tempo...
Mi scuso quindi con la
Metal Revelation e con i
Second Rate Angels per questo pazzesco ritardo: la promozione sarà terminata tipo da un anno ma ormai mi dispiaceva non scrivere due righe sul quartetto britannico, anche perchè l'ascolto del breve EP in questione è stato piuttosto piacevole e frizzante, come la loro musica, intensa, energica e moderna, ma con l'occhio continuamente strizzato al passato.
Quattro brani catchy, spensierati ma non demenziali o banali, ben prodotti e con la graffiante voce di
Dave Gobran che riesce a farli rendere al meglio, sebbene sarebbe meglio evitare qualche passaggio a vuoto come a metà di "
Burn Idle" che rende il brano troppo fiacco e spompato per reggere il ritmo, prima che un bell'assolo di J
eremy Pringsheim rimetta a posto le cose.
Di certo il gusto per la melodia e l'energia giusta non mancano a questi ragazzi, quello che manca è il minutaggio: secondo EP per un totale di 26 minuti di musica prodotta dal 2011 ad oggi, non sarà un po' troppo poco in 6 anni?
Ci auguriamo qualcosa di più corposo nell'immediato futuro, sperando di non riceverlo solo nel 2020.