Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò;maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro:«Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra;soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente,che striscia sulla terra..... Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.No, prevengo le vostre obiezioni, non avete sbagliato sito nè chi vi scrive è stato folgorato sulla via di Damasco: questa introduzione è però obbligatoria per capire chi siano questi 5 bravissimi musicisti belgi e quale sia la loro proposta musicale.
Hexa mera significa in greco appunto "sesto giorno", il periodo in cui secondo la Bibbia Dio fece l'uomo, ponendolo al vertice della creazione e donandogli il dominio su tutta la terra e le sue creature; e l'umanità tutta (piuttosto che Dio, nel quale il combo dice apertamente di non credere) è argomento centrale e cardine delle liriche della band in questo
"Enlightenment", loro secondo full length.
Umanità che, sebbene sia stata riempita di doni e posta in un Eden, si è certamente evoluta nel pensiero creando meraviglie ma per la sua medesima egoistica e parassitaria indole sta causando la sua distruzione insieme a tutta la terra ed i suoi abitanti.
L'uomo per gli
Hexa Mera è la più pericolosa creatura del pianeta, manipola a suo piacimento ogni cosa incurante delle conseguenze, ergendosi di fatto a dio di sè stesso.
E' questo l' "Illuminismo" del titolo, non un cammino verso un grado più alto di conoscenza quanto piuttosto una progressiva sostituzione delle leggi naturali e divine con quelle che soddisfano ogni istinto e desiderio umano, non importa a quale costo.
Ed il loro death metal velato di melodie malinconiche esprime perfettamente tutto questo:
"Enlightenment" è un calderone ribollente in cui gli
Hexa Mera mettono a nudo le miserie dell'umanità, e lo fanno utilizzando alla grande i capisaldi del genere. Una sezione ritmica scandita dalla impeccabile quadratura del drummer
Baudez e del bassista
Van Roy che tesse la base ideale per i ricami della coppia d'asce
Vergaelen/Huygens e per la voce di
Yannick Schmit in grado di eseguire growl e clean con la stessa disinvoltura.
Da
"Empyrean" con il suo ammiccare agli Anterior si passa alla bellissima
"Anthropic Principle" che, con il classicissimo tupa-tupa svedese unito ad un ritornello implacabile, si preannuncia una bomba in sede live, via fino ad
"Inhuman" dal riffing trascinante a
"Divide et Impera", sino ai ritmi à la Running Wild di
"Brotherhood" in un crescendo di ottimo livello e privo di pause (forse fatto salvo per l'insipida
"Union", troppo scolastica e monotona) che culmina nella conclusiva
"Enlightenment".
Dopo un'intro nella quale melodie siderali ed onde del mare si fondono, gli
Hexa Mera spaccano veramente il fondoschiena urlando tutto il loro disprezzo per l'arroganza umana.
Musicalmente questo
"Enlightenment" potrebbe passare sotto silenzio, confuso tra le molteplici uscite dozzinali del genere ma, se avrete la fortuna di imbattervene, farete fatica a toglierlo dal lettore e dalle vostre teste.
Ascolta
"Enlightenment":
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