Eccellente. Non riesco a trovare termine più adatto a commentare l'ennesima prova in studio dei Threshold. I signori del Progressive Metal del Regno Unito arrivano con “Dead Reckoning” all'ottavo capitolo di una carriera in costante ascesa, pubblicando un disco assolutamente imperdibile.
Sinceramente credevo che sarebbe stato impossibile, per la band di Karl Groom e Richard West, riuscire a bissare un album della qualità di “Subsurface”, già ampiamente paragonabile al capolavoro “Hypothetical” dal punto di vista dell'ispirazione. Invece i cinque musicisti britannici mi hanno puntualmente smentito: “Dead Reckoning” non è assolutamente un punto di rottura col passato del gruppo, ma semplicemente la nuova fase di una crescita che sembra non poter conoscere interruzione.
Nove brani di grande spessore, notevolmente potenti e diretti ma allo stesso tempo ricchi di sfumature particolari e senza dubbio capaci di soddisfare i palati più esigenti, anche quelli di chi ha sempre accusato i Threshold di aver sperimentato poco in passato. L'impossibilità di lanciarsi in una dettagliata descrizione del disco track-by-track è giustificata dall'incredibile omogeneità raggiunta dal gruppo inglese in fase compositiva, che nell'arco dei cinquantacinque minuti di “Dead Reckoning” è efficace nel rielaborare gli stessi elementi con grande fantasia e continuità. Il growling di Dan Swano (ospite in “Slipstream” e “Elusive”) è un tocco di classe che rende ancora più godibile la prestazione vocale di Andrew MacDermott, ancora una volta perfetto interprete degli splendidi testi delle canzoni. Così come accadeva in “Subsurface”, il disco raggiunge il suo culmine nella parte centrale, con le meravigliose “Hollow”, caratterizzata da una forte presenza elettronica e da un ritmo assolutamente trascinante, e “Pilot in the Sky of Dreams”, vero e proprio manifesto di tutto ciò che ha reso i Threshold una delle formazioni più apprezzate dell'intera scena, e scelto non a caso dalla Nuclear Blast come singolo e video per promuovere questo nuovo disco.
Cosa aggiungere? I Threshold hanno fatto un altro centro. E chi li ha seguiti fino ad oggi, non può davvero lasciarsi scappare “Dead Reckoning”. Comprare ad occhi chiusi!!!
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