Non nego di essere stato colto dall'emozione (e da qualche lacrimuccia) mentre mi accingevo a recensire il nuovo album postumo di "inediti" (che poi alcuni, tali, non sono) della band del mai troppo compianto, Lemmy Kilmister.
Se da un lato faceva sempre piacere scrivere di lui e della sua musica, dall'altro la consapevolezza che per questa operazione si era "raschiato il fondo del barile" come si dice in questi casi, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.

Intendiamoci, a soli due anni dall'ultimo studio album " Bad Magic "e dopo la morte di Lemmy , ci speravo poco di sentire nuove uscite dei Motorhead per cui ben venga questo Under Cover (raccolta di covers dal 1992 al 2015 ), ciò che però non (mi) convince è il non inserimento di tante altre covers composte dal gruppo (es" Blue Suede Shoes " di Elvis o ancora '" It's A Long Way To The Top If You Wanna RnR" degli Ac DC o "The Trooper" dei Maiden, "BacK in The Ussr" dei Beatles o "Shout It Out Loud" dei Kiss ). Perché? Sono pezzzi da '90 ... Operazione commerciale un pò frettolosa a mio parere, forse il nome e il blasone della band avrebbero dovuto suggerire maggior cura e selezione delle songs, sono sicuro che nella sua lunghissima carriera il buon Lemmy abbia avuto modo e tempo di coverizzare tanti brani, che ne dite ? ...

Eppoi, moltissimi di questi ("Hellraiser", "Sympathy For The Devil"", "Shoot Em Down", "Jumping Jack Flash", "God Save The Queen", "Cat Scratch Fever", "Whiplash") sono già apparsi su album del gruppo, quindi i die-hard fans troveranno probabilmente meno interessante questa compilation.

Ad ogni modo, delle songs presenti nessuna è stata particolarmente stravolta, certo l'impronta heavy contraddistinta dal basso roboante, dal suono delle chitarre e sopratutto dall'inconfondibile vocione di Lemmy è qui presente, ma se escludiamo la velocissima (anche piu' dell'originale) "Whiplash" dei Metallica, tutte le altre risultano al limite un pò piu' vitaminizzate, è il caso di "Breaking The Law", "jumping Jack Flash" o "Sympathy" qui davvero potente col basso in prima linea.
Da segnalare la presenza di Biff Byforf, grande amico di Lemmy, in "Starstruck".

Insomma, se amate la band inglese e non volete mancaare l'emozione di sentire questo nuovo prodotto, fatevelo vostro, ma per quanto mi riguarda è molto piu' sentita e trepidante l'attesa del pluriannunciato solo album di Lemmy...