Secondo lavoro in studio per i greci
Natvre's che escono per l'italiana
Argento Records e suonano black metal.
Fin qui sembrerebbe tutto "normale".
Grecia, black metal, un connubio storico. L'unico che in termini di originalità e qualità può competere con la Norvegia di un tempo.
Il "problema" sta, però, nel fatto che il trio di Salonicco ha un suono ed un modo di interpretare il genere lontanissimi dal tipico trademark dei gruppi greci, Rotting Christ o Varathron per fare due esempi, andando per tanto a creare una miscela del tutto proprietaria, se mi passate il temine informatico, per esprimersi.
"Early Cvlts" è un album ricco di riffing ultra saturo, a metà tra la scuola svedese del death metal e il Burzum di Filosofem, poggiato su ritmi spesso di natura black'n'roll alla Carpathian Forest e con una vena innovativa che deve qualcosa ai Satyricon di "Rebel Extravaganza"... e non è finita qui perché i
Natvre's completano il tutto con una vena folle, la definirei punk, che mi ha fatto spesso pensare all'estremo finlandese ed alle sue traiettorie destabilizzanti sottolineate da un cantato filtrato veramente malato.
Un bel mix, non credete?
La cosa migliore è che, al di là delle diverse sfaccettature, questo album è estremo in tutti i sensi, risultando nero, feroce e dirompente anche se non in senso classico, non cioè come ci saremmo aspettati che fosse, ma non per questo meno di impatto, anzi mi sento di dire che i
Natvre's sono uno dei gruppi più ferali che mi sia capitato di ascoltare recentemente e che
"Early Cvlts" è uno degli album più genuinamente incontrollabili che si possa ascoltare in questo periodo.
Vogliamo concludere con un consiglio?
Ok... ascoltate questo disco e fatevi del male tra blast beats e mid tempos.
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