I
The Judge, di stanza nell’Illinois, che avevano esordito circa un anno fa con l’album omonimo, si ripresentano con il nuovo “
Tell it to the judge” per
Ripple Music.
Il quartetto conferma il proprio hard-groovy-rock saturo ed aperto a qualche vibrazione psych (“
Strange ways”) senza rinunciare ad un tiro diretto e roccioso (“
Empty halls", "
Changing world”), ed appare più coeso e maturo che in precedenza.
Volendo fare dei paragoni, ricordano band come Duel, Kadavar, Sasquatch, Ruby the Hatchet, Brimstone Coven, in sostanza quella wave contemporanea che cerca di reinterpretare la sostanza rock settantiana con una pennelata di modernità.
Echi zeppeliniani risuonano nella torbida “
Islands”, con tratti sognanti evidenziati dalla buona voce di
Tyler Swope e dal solismo dilagante di
Dylan Jarrett, mentre le seguenti “
Go on home” e “
High flyin” citano l’immancabile mid-tempo doomy sabbathiano diluito in un’atmosfera southern-bluesy. La stordente “
Darkest daze” pare un mix tra Atomic Bitchwax e Radio Moskow, grazie ad assoli acidi e ritmiche potentemente cadenzate, invece la conclusiva “
Parade of sin” punta più sull’impatto epidermico ma manca un po’di cattiveria.
In sostanza una serie di ottimi brani che vanno a formare un lavoro omogeneo, dove forse latitano un paio di vere killer-track ma non ci sono neppure cali di tensione o riempitivi superflui. Promossi e da tenere d’occhio per il futuro.
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