I
Dreadful Fate nascono dall'unione di una manciata di musicisti che si sono fatti le ossa militando in svariate formazioni della scena Thrash e Death Metal svedese, tra le quali Deströyer 666, In Aeternum, Centinex e sopratutto i Mercless che sul loro primo album ("The Awakening" del 1990) incisero proprio una canzone dal titolo "Dreadful Fate".
Tuttavia, visto che i quattro componenti dei
Dreadful Fate si "celano" dietro dei nickname, lasciamo intatto questo alone di mistero, ma per quanto riguarda l'indirizzo musicale intrapreso, beh ... su questo non c'è alcun dubbio: Thrash Metal, grezzo e ottantiano.
La prima conferma arriva dall'ultimo dei tre brani presenti su questo EP, la cover di "
Tormentor", e no, non quella degli Slayer o dei Destruction ma della canzone dei Kreator, dal loro esordio "Endless Pain". Una interpretazione ringhiosa, feroce e degna dell'originale, un piglio che ritroviamo negli altri due pezzi, ma anche nel look e nelle pose truci che
Total Destruction, Bestial, Death Ripper e
Corpse Skelethor assumono nelle foto promozionali.
Tornando alle loro canzoni, l'opener "
The Sin of Sodom" nella sua corsa impazzita tiene ben fede al proprio titolo, ma oltre alla formazione di Tom Angelripper, i rimandi vanno alla terremotante scena Thrash Metal teuronica di metà anni '80, tra i vari Violent Force, Darkness, Poison e, inevitabilmente, Destruction e Kreator. Stesso discorso per la martellante e lacerante "
Unholy Lust" che spinge meno sull'acceleratore pur senza mostrare alcun cedimento: è solo un altro modo per piazzare delle sonore mazzate.
E ora c'è da aspettarsi - e augurarsi - che i
Dreadful Fate, siano pronti a darne altre nel prossimo futuro, esordendo anche sulla lunga distanza.
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