Ottimo colpo della nostrana
ATMF che si assicura i servigi degli
Elegiac, one man band americana, oggi con sede presso Portland, che si cimenta in un black metal old style di fattura più che pregevole.
"Black Clouds of War" è un lavoro ibrido volto, com'è, a mescolare la scuola norvegese di certi Gorgoroth con quella finlandese dei Satanic Warmaster, senza dimenticare quel tocco americano che rende le band d'oltre oceano dedite al metallo nero particolarmente originali e, spesso, difficili da classificare in un senso univoco.
Il pregio più grande che
Zane Young riesce ad infondere alla sua musica è la capacità, sorprendente, di unire violenza, aggressione e suono "primordiale" ad una vena melodica, vagamente epica (certi cori e lo scream sono indizi importanti) ed a tratti disperata, in una serie di brani gelidi, brutali e neri fino al midollo ma, al contempo, affascinanti e sottilmente ammalianti.
L'artista americano si dimostra abile nel non lasciarsi prendere troppo la mano da una o dall'altra componente tanto che l'amalgama finale è, pressoché, perfetta e capace, dunque, di accontentare sia i "duri e puri" nei trascinanti momenti in blast beat con le chitarre che, letteralmente, fendono l'aria come il vento, sia quelli tra voi più attenti alla melodia quando sono gli arpeggi o le partiture evocative a diventare elementi essenziali del suono.
Una capacità simile, in tempi più o meno recenti, io l'ho trovata solo nei migliori Taake e questo paragone dovrebbe rendervi coscienti della validità del progetto
Elegiac che non è la "classica" one man band black metal intenta a suonare sempre lo stesso riff per 40 minuti, ma una realtà, invece, molto intelligente, molto attenta alle atmosfere ed agli arrangiamenti pur se devota, ferocemente, alla fiamma nera che nel cuore del signor
Young arde furiosa.
Il 2018 inizia sotto i migliori auspici.
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