"L'acqua è bagnata, il cielo è blu e le donne hanno i segreti" cit. Joe Hallenbeck.
Ora, tralasciando il fatto che se non avete mai visto il film da cui abbiamo estratto la citazione dovete rimediare pena il vivere una vita incompleta, a questa grande verità dovremmo aggiungere:
"E gli Accuser suonano thrash metal"Ed avremo un'altra tesi incontrovertibile.
Il quartetto della Westphalia infatti, ormai scavallati alla grande i 30 anni di carriera, prosegue senza incertezze sulla propria strada riproponendo anche in questo "
The Mastery", undicesimo full length della loro storia (e secondo consecutivo per
Metal Blade), quella miscela incendiaria fatta di thrash fortemente influenzato dalla Bay Area intrecciato a doppio filo con le sonorità proprie della terra di Germania.
A due anni da "
The Forlorn Divide" la band ha ormai assorbito nella propria musica le idee e soprattutto il gusto per i riffs e gli assoli ipertecnici del giovane
Dennis Rybakowski traendone nuova linfa per proseguire, stando però ben attenta a non tradire le proprie radici.
Questo nuovo lavoro infatti non si discosta di molto dai precedenti, sin dall'opener "
Mission Missile", che esplode (è il caso di dirlo) in faccia all'ascoltatore e lo colpisce ripetutamente con riffs taglienti, brevi e micidiali poggiati su una base ritmica martellante, passando per la successiva slayeriana "
Real World" o le velocissime "
Catacombs" ed "
Into the Black" con i loro ritornelli ficcanti urlati ad ugola piena dal frontman storico
Frank Thoms, "
The Mastery" rappresenta l'ennesimo grido di ribellione della band contro le ingiustizie sociali.
In questo risiede la forza ed al contempo la debolezza di una proposta simile: se da un lato ne va apprezzata la coerenza, il songrwriting ispirato e la produzione impeccabile (d'altronde Martin Buchwalter ed i Gernhart Studio non hanno bisogno di presentazione dopo i lavori fatti con Destruction, Tankard e molti altri gruppi), dall'altro temo che il gioco stia mostrando la corda proprio a causa della (troppa?) staticità.
Un amico giorni fa diceva:"
per suonare bene Heavy Metal devi crederci davvero, devi avere voglia, crederci, fottertene del mondo e sputare sangue"; nonostante tutti i loro limiti credo che gli
Accuser suonino bene heavy metal.
Non credo riusciranno mai a realizzare un disco capolavoro, uno di quelli che ti costringono a dire: "Ok, il mondo può anche fermarsi adesso" ma altrettanto difficilmente non strapperanno la sufficienza.
E con l'enorme abbondanza di pattumiera sonora che si trova in giro io me li tengo stretti.
Accuser - "
Mission Missile"
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