Nuovo album dei
Primal Fear, intitolato "Sette Sigilli", anche se in realtà si tratta solo del sesto studio album per questa band, formata sul finire degli anni '90 dall'ex Gamma Ray Ralf Scheepers e da Mat Sinner. Fautori sin dagli esordi di un Heavy Metal roccioso e, inutile tentare di negarlo, di evidente stampo priestiano, che su "Seven Seals" i Primal Fear cercano di arricchire con qualche novità, lavorando parecchio sulla struttura delle canzoni e con un utilizzo maggiore della melodia, impegno che risulta evidente, ad esempio, sulla titletrack.
Bisogna però aspettare che scorrano via le scattanti "Demons And Angels" (moltoooo Judas Priest) e "Rollercoaster" (più acceptiana) per arrivare all'epica "Seven Seals" dove troviamo un Ralf Scheepers davvero ispirato, con la band che se si concede ad alcuni passaggi melodici non smette ugualmente di mostrare i muscoli. Ma se vogliamo sentirli "pestare" per bene, dobbiamo passare ad "Evil Spell" che dopo una breve introduzione si lancia in una rincorsa furiosa dove è il bravissimo Randy Black a dettare i tempi, su inusuali (per i Primal Fear ovviamente) spunti thrashy. Non che "The Immortal Ones" molli poi tanto la pressione sull'acceleratore, un brano nel più classico stile Primal Fear, beh...con un pizzico di Gamma Ray, uno spettro che ritorna ad aleggiare sull'ottima "All For One" (e come pesta Randy Black!!), dove il cantato di Scheepers si fa a tratti dickinsoniano. Ancora ritmi frenetici per l'affilatissima e martellante "Carniwar" (stupendo titolo!)
D'altra parte troviamo "Diabolus", malinconica, epica ed allo stesso elettrica, ancora una grande performance di Scheepers e di coloro che sono oramai i due chitarristi storici del gruppo: Tom Naumann e Stefan Leibing. Infine, sempre a proposito di melodia, è impossibile non notarla nella conclusiva "In Memory", una triste e delicata ballad che fa risaltare le tonalità meno sfruttate da Scheepers. Sul disco troviamo anche una piccola autocitazione (o quasi...) con i Primal Fear che riprendono "Question Of Honour" (da "Nature Of Evil" dei "cugini" Sinner) dove la differenza principale la fanno le lead vocals, qui curate da Scheepers, mentre sull'originale se n'era occupato Mat Sinner. E la differenza si sente.
Con "Seven Seals" ecco finalmente allontanato quel piccolo appannamento presente sulle ultime due realizzazioni della band.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?