Storia a dir poco travagliata quella dei
Corrosive. Nati oltre 20 anni fa, riescono a pubblicare il loro primo disco solo nel 2004 per poi sparire dagli schermi per molti anni.
Però la voglia di suonare e di darsi da fare son stati più forti delle avversità e, complice anche una rinnovata attività live, nel 2016 ritornano con un EP – “
Killing room” – che ha fatto da prodromo al lavoro che abbiamo fra le mani.
“Lucifer gave the faith” è uno di quegli album che non fanno gridare al miracolo, non pretendono di innovare un genere, ma che contribuiscono a mantenerlo in salute – in questo caso il death metal – perché hanno in sé quelle caratteristiche che cerchiamo quando acquistiamo un cd.
Ovvero: solidità, buoni arrangiamenti ed attitudine
Il suono della band si muove agilmente fra il death americano e quello scandinavo, soprattutto per le aperture melodiche che, personalmente nel loro incedere “drammatico” mi ricordano i primissimi
Evocation (le melodie di “
Leftovers” potrebbero stare con tranquillità in “T
ales from the tomb” degli svedesi).
Il risultato finale è decisamente piacevole, gli episodi più tirati, come, ad esempio, la floridiana “
Taste the pain” o “
Zombie apocalypse” non sono fotocopie fondate su scariche forsennate di blast beat e riff confusi, ma mostrano il mestiere di chi la materia la mastica con passione da anni.
“Lucifer gave the faith” non sarà l’investimento della vita, ma per 45 minuti di buon death metal i soldi si possono tirar fuori no?
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