Come suggerisce il monicker, il progetto Horakane non è altro che una two-man band composta dal singer dei Praying Mantis Tony O'Hora e dal lead guitarist Jemie Kane. Il flyer pone come punti di riferomento stilistice per la band il classic metal dei Judas Priest e sonorità più americaneggianti con riferimento ai Dokken e Winger. Se sui primi nomi non ho da obiettare, è sui Winger che mi sento di porre più di un dubbio in questione. Non tralaserei gli stessi Praying Mantis garantiti dalla presenza del singer e più in generale la NWOBHM che ogni tanto affiora. La matrice in stile Dokken la si avverte in particolar modo in brani come "Don't Wait Until Tomorrow" e "Over The Edge". Ciò che, tutto sommato, non mi convince di questo Eternal Infinity non è solo la palese bassa-media qualitativa delle composizioni, ma anche la resa sonora, al limite delle produzioni demo, a cominciare dall'odioso suono delle chitarre.
Non passano inosservati nemmeno assoli "no sense", fino a giungere ad una sezione ritmica con batterie scariche. Mensione per altri nomi che compaiono sull'album: Steve McKenna (Ten), B. Dickson (Cathedral), Ivan Gunn (ex Balance Of Power, ora Pride).
Bocciato senza appello!
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