Questo EP mi ha spiazzato, lo devo ammettere
I
The Soul Exchange suonano una musica di difficile classificazione ma molto evocativa e molto attenta all'aspetto melodico
Definirlo Heavy Metal sarebbe fuorviante, qui abbiamo un mix di stili e influenze e l'abilità del gruppo è stata proprio quella di riuscire ad amalgamare al meglio il tutto
Sono solo cinque pezzi, tutti abbastanza lunghi ( 6 minuti di media) ed in essi troverete condensati metal, dark, gothic, doom, hard rock e un'attitudine "pop" (nel senso migliore del termine) che assicura una forte impronta melodica.
Un'attenzione particolare è stata data anche alle linee vocali, sempre suadenti, coinvolgenti, a tratti ipnotiche che si muovono su melodie nelle quali la "pesantezza"del metal è solo accennata.
I pezzi sono tutti godibilissimi ma farei una menzione particolare per "
My Mortal Soul" una ballad struggente e malinconica col pianoforte a disegnare una melodia bellissima e una parte elettrica entusiasmante sul finale
Dalla titletrack che inizia con un sitar indiano cui si accompagna un cantato che crea un'atmosfera orientaleggiante in poi, tutti i brani colpiscono nel segno e non risultano mai banali o scontati, al contrario la band di Stockholm ci offre un prodotto fresco e a suo modo innovativo
Consigliato l'ascolto a chi non si accontenta delle cose semplici ma neanche tanto difficili
Bravi
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