Il nuovo album dei deathsters svedesi è un ulteriore passo nel mondo del mistero, ove le creature sinistre ti fissano con occhi infuocati, è un trionfo di tenebra e morte.
Il loro tipico melodic Death Metal trova qui la sua sublimazione partendo dal Death - rock di "
The Lament" introdotta da un lungo arpeggio, passando per il freddo vento dei Carpazi che si respira in "
Subterranea" , per il post-metal di "
Nightbound" o il refrain infetto della sublime "
Here Be Dragons", il pezzo migliore del disco, oscuro, decadente e disperato con un bridge centrale adatto per la colonna sonora di un film di Dario Argento
Ma anche "
Lady Death" , "Cries From The Underworld " ci presentano quella che e l'arma migliore dei
Tribulation e cioè l'unione di vocals growl decadenti ed evocative con linee melodiche che trasudano paura, disperazione, morte.
Come ho detto è l'aspetto melodico ad essere predominante in un contesto nel quale il Metal si accompagna ad elementi gothic-dark ricchi di aperture melodiche, con frequente uso del pianoforte o di arpeggi acustici ( la tenebrosa "
Purgatorio" )
I pezzi sono tutti cadenzati e potenti, egregiamente prodotti e registrati presso il Soundtrade Studios ( Abba, Malmsteen, Europe) e Studio Cobra. Se vi piacciono i Crematory, i My Dying Bride e i Paradise Lost , fatevi vostro questo "
Down Below"
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