Gli
Untervoid sono un duo polacco formatosi nel 2015 il quale, in attesa di dare alle stampe il debut discografico, rilascia, grazie alla
Osmose Production, un gustoso antipasto di quello che verrà grazie a questo EP di quattro brani auto intitolato.
L'ascolto dei quattro brani ci pone di fronte ad una obiettiva difficoltà: cosa suonano i Nostri?
Siamo di certo in territori "estremi", ma classificare in un senso o nell'altro questo
"Untervoid" è davvero un esercizio impegnativo e, probabilmente, inutile.
Diciamo che i due ragazzi, con esperienze in band importanti e di valore come Hate, Azarath e Kriegmachine, ci presentano una sorta di ibrido death / black metal all'interno del quale vengono amalgamate le sonorità di Ulcerate, Deathspell Omega e Mgla con un approccio meno esasperato ma, di certo, non meno intricato che, per tale motivo, ha bisogno di ascolti ripetuti ed attenti per essere apprezzato in toto.
Gli
Untervoid hanno una evidente padronanza degli strumenti ma non perdono il controllo delle loro strutture sonore e, in maniera "moderna", fredda e dura, suonano un metal contorto, mai troppo veloce, dal riffing nervoso e dissonante, "condendo" il tutto con un approccio vocale legato, da un lato, ai DHG più sperimentali e, dall'altro, all'Attila Csihar meno teatrale per un risultato complessivo spiazzante ma dannatamente coinvolgente.
Appare evidente, infatti, alle mie orecchie la qualità di un dischetto ragionato, curato meticolosamente in fase di arrangiamento, con alcuni sprazzi di gran classe (il riff portante della bellissima
"Radiant Divinity"), suonato e prodotto in maniera egregia, che risulta essere un biglietto da visita di tutto riguardo in attesa di ascoltare il primo album di lunga durata che, a questo punto, potrebbe essere una delle cose migliori di questo anno appena iniziato.
Staremo a vedere.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?