Non ho un gran feeling con lo stoner, e non perchè lo consideri un genere di facile ascolto, ma perchè purtroppo molto spesso le bands che lo suonano alle mie orecchie risultano eccessivamente simili.
Ho però la presunzione di saper riconoscere un grande disco e contemporaneamente l'umiltà di ammettere gli errori: "
Hyborian vol. I" debut album degli statunitensi
Hyborian, uscito lo scorso anno e ristampato (meritoriamente) da
Season of Mist in questi giorni appartiene a questa categoria.
La band di Kansas City combina stoner rock con ispirazione settantiana, riffs pesantissimi ma di immediata empatia e groove formidabile; il risultato è un disco che -complici gli ottimi duetti tra i due vocalist
Martin Bush e Ryan Bates- entra subito in circolo.
Il disco si sviluppa attorno alla leggenda del Viaggiatore, un essere interstellare ed extra dimensionale che attraversa tempo e spazio come una figura nascosta da un lungo impermeabile. Il Viaggiatore esiste al di fuori delle esistenze dell'umanità, al di fuori delle tre dimensioni, egli vagabonda nel cosmo testimoniando tempi di grande sofferenza, di grandi trionfi e di grandi cadute e gli
Hyborian sono i suoi portavoce sulla terra e contribuiscono a tenerne viva la memoria.
E le sei tracce che compongono il platter sono l'ideale raffigurazione sonora di queste storie: ognuna da sola è un microcosmo che basta a se stesso ma è solo ascoltandole in sequenza e ripetutamente che si riesce ad apprezzare appieno il quadro d'insieme e quindi la grande storia narrata. La sezione ritmica di
Rippeto e
Diale è precisa e compatta pur senza mirabilie tecniche e le chitarre dei due vocalist creano riffs che a volte rimandano al cielo, a volte inchiodano a terra per la loro pesantezza.
E se per caso vi state dicendo: "
eppure c'è un'altra band con un impatto così potente in questo ambito..." vi risparmio la ricerca. Si chiamano Mastodon, e l'album è il colossale "Crack the skye".
Se ritenete che l'ottima musica si trovi ovunque e valga la pena di essere cercata non posso che raccomandarvi "
Hyborian vol. I"; in caso contrario fate finta di non aver letto niente.
Hyborian - "
As above, so below"
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?