Parlando di Heavy Metal si sa, ci si imbatte in una miriade di
sotto-generi, di questi il Folk Metal è probabilmente quello che riesce ogni volta a regalarci più sorprese.
Spesso ci troviamo al cospetto di band con enormi qualità compositive, alla continua ricerca di sonorità che meglio possono adattarsi ai temi trattati nei testi delle canzoni.
Uno dei temi principali utilizzati nel panorama Metal, è sempre stato quello dei testi che parlando di storia e questo avviene a maggior ragione nel Folk Metal, dove non si tratta più solo di musica, ma anche di ricercatezza negli strumenti musicali che devono assolutamente integrarsi con le storie trattate e il linguaggio utilizzato.
Il tutto come un puzzle i cui pezzi devono necessariamente integrarsi alla perfezione.
Nel mondo globalizzato in cui viviamo, il Folk Metal può essere considerato come una sorta di
nazionalismo, ovviamente nel senso buono del termine, non l'orgoglio xenofobo, bensì il cantare delle tradizioni popolari, ancestrali.
Tutti abbiamo delle radici, il Folk Metal tende ad esplorare questi legami col passato, e in cambio ci regala canzoni memorabili.
Il nodfyr era un rituale che traeva la sua origine dall'idea purificatrice del fuoco che veniva praticato oppure in occasione di alcune ricorrenze annuali.
I
Nodfyr, con il loro
"In Een Andere Tijd”, alzano i calici brindando con un lavoro dai toni quasi “doom”, in cui spicca la brillantezza delle parti strumentali unita ad una voce “cupa”, due elementi che si inseriscono alla perfezione all’interno delle canzoni.
A proposito, è un vero peccato che in questo EP ce ne siano soltanto due!
La title track,
"In Een Andere Tijd" ha un'atmosfera iniziale tipicamente “doom”, nonostante risulti più “dura”.
Dotata di un riff suggestivo, l’assolo di chitarra nella intro suona estremamente
cool, è tutto tremendamente perfetto.
E poi arriva la voce, epica e forte,
"In Een Andere Tijd" sembra nascere come un inno.
L’intero work-guitar ha uno stampo immediato e orecchiabile, quasi contrasta col violino che ci farà viaggiare nel mondo dei miti pagani.
Da menzionare anche l’ultimo sontuoso assolo della title track,
”In Een Andere Tijd”.
La seconda traccia,
"Ode aan de Ijssel" è abbastanza diversa dalla precedente
"In Een Andere Tijd”, qui le parti orchestrali sono presenti in maggior misura, si parte con un pianoforte cadenzato, che quasi inganna l’ascoltatore facendogli credere che si tratti di una ballad, ma così non è.
"Ode aan de Ijssel" è un inno pagano, una canzone per elogiare gli Dei.
La voce scura e profonda esprime tutti in sentimenti che i
Nodfyr vogliono trasmetterci, con questi due pezzi.
Autorevolezza e padronanza dei propri mezzi tecnici, all'occorrenza elaborati, ma senza mai finire nel virtuosismo fine a sè stesso.
Questi sono gli olandesi
Nodfyr, che viste le premesse, se non si perderanno per strada, avranno certamente un roseo futuro.
Ovviamente su una base di due soli pezzi è impossibile poter dare un
voto ad un lavoro che seppur convincente ha pochi elementi per poter essere valutato in modo preciso.
Non ci resta dunque che aspettare di poter ascoltare un album completo, solo allora potremo dare un giudizio definitivo su questa band.
Per il momento mi sento di dire, che la strada è quella giusta!