Son già passati tre anni dall'omonimo album dei
Distruzione del 2015, uscito anch'esso per la
Jolly Roger Records, un disco che mi aveva soddisfatto a metà: un po' c'era la gioia nel constatare il ritorno dopo tantissimo tempo della band di Parma, a mio avviso da sempre una delle realtà più belle, intense e sottovalutate del panorama italico, d'altra parte purtroppo "
Distruzione" palesava una qualche mancanza, essendo incentrato fin troppo su riffs quadrati e massicci, e risultando così eccessivamente monolitico, sebbene sulla sua parte finale lasciasse una speranza per il futuro con una tripletta di brani decisamente più ispirati ed in linea con i fasti del passato.
E così è stato.
Certo, "
Inumana" è appena un EP di cinque brani, di cui solamente due inediti, ma sia l'opener "
Uomini Contro Uomini" sia la successiva "
La Torre della Muda" (di cui vedere il riuscitissimo video in calce alla recensione) ci restituiscono dei DIstruzione capaci certamente di colpire con un impatto senza timori riverenziali nei confronti di alcuno - e questo aspetto non è mai mancato - ma anche di attraversare nuovamente quelle atmosfere deprimenti, negative, ansiogene che la band di Parma era riuscita ad esaltare nei suoi grandi capolavori del passato, ovvero "
Endogena" e "
Pianeta Dissolvenza", oltre al fatto di variare molto di più i differenti momenti all'interno di ogni pezzo. In particolar modo "
La Torre della Muda", dall'inizio alla fine, possiede un mood così disperato e negativo da segnalarsi come uno dei migliori della loro intera carriera.
Qualora il futuro prossimo album rimanesse su queste coordinate e qualità avremmo davvero fatto nuovamente centro completo.
A suggellare l'EP, peraltro dotato di ottimi suoni, ci sono tre brani tratti dalla loro esibizione al Metalitalia festival del 10 settembre 2016, e che brani: "
Stultifera Navis", tratto dall'omonimo del 2015, e la splendida doppietta "
Ossessioni Funebri" e "
Senza Futuro" da "Endogena", con un incredibile
Devid Roncai alla voce, sempre più uno dei migliori growler italiani e non solo.
Magnifici, inossidabili, eterni
Distruzione.
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