Raccontare la carriera di
Ross “The Boss” Friedman sarebbe quasi impossibile, tanto è vasta la sua discografia che oltre al glorioso periodo nei
Manowar vede all’attivo diversi album sia coi
Dictators che come solista, lavori stilisticamente anche molto lontani l’uno dall’altro.
"By Blood Sworn" è il terzo disco rilasciato con la
Ross The Boss Band, si tratta di un lavoro che sembra più vicino al periodo
Manowar in cui troviamo più elementi classici rispetto ai precedenti
"New Metal Leader" (2008) e il successivo
"Hailstorm" (2010), inoltre l'album è stato realizzato in modo tradizionale con tutta la band prima in sala prove e poi in studio.
La batteria di
Lance Barnewold risulta essere molto potente, mentre la voce di
Marc Lopez è davvero l’arma in più a disposizione della band, scelta azzeccata quella di
Ross Friedman, trattandosi di un cantante con voce ampia e mordente, in grado di adattarsi perfettamente al songwriting dell’ex
Manowar.
Nella versione
Digipak posiamo ascoltare anche tre classici dei
Manowar rivisitati dalla band in chiave più
moderna pur evitando grandi stravolgimenti, basta infatti la voce di
Marc a dare un tocco differente alle tre bonus track.
Le dieci canzoni sono come previsto
oldschool, classico esempio di Heavy Metal capace di creare emozioni attraverso diverse sfaccettature musicali che troviamo su
"By Blood Sworn".
La title Track
“By Blood Sworn”, rappresenta anche il primo episodio dell’album, è un pezzo che si presenta efficace a tratti devastante, una sorta di
omaggio ai
Manowar, i richiami stilistici alla band sono molteplici la spina dorsale della canzone è caratterizzata da una batteria che va giù pesante, nonché riff e assoli di chitarra dal sapore epico!
“Among The Bones” suona altrettanto heavy le linee di chitarra sono integrate perfettamente alle linee vocali che risultano sempre in primo piano.
“This Is Vengeance” è molto più veloce rispetto i primi due episodi, quasi da sembrare un pò
confusa col un netto cambio di direzione in fase di bridge, generando un "trambusto" anche nel refrain più melodico rispetto al resto della canzone.
“We Are The Night” inizia con una batteria potente e riff cattivo, la prova vocale segue la scia della precedente
“This Is Vengeance”, con urla stridule qua e la, che si integrano in modo significativo col songwriting di
Ross The Boss.
"Faith Of The Fallen" è una bella ballad, che genera un’atmosfera epica intorno all’ascoltatore grazie all’energia del ritornello.
Un pezzo in cui il finale glorioso ha evidenti richiami ad un certo Power Metal di metà anni ‘90 targato
Hammerfall o
Gamma Ray.
Stesso discorso per
“Devil’s Day” la canzone è forte e possiede buon ritmo, mentre la successiva
“Lilith" parte eccezionalmente con linee di basso isolate prima che si presentino gli altri strumenti, interessante anche la scelta di utilizzare una voce più cupa, mettendo per un attimo da parte urla e grida epiche che ritroveremo nel finale del brano il quale risulta così essere più aggressivo.
In
“Play Among The Godz” il work-guitar viene esaltato da una batteria perennemente in modalità “cavcalcata”, il brano risulta articolato e per certi versi spigoloso con la scelta di rinunciare alla melodia a favore di un sound più cattivo.
Se
“Circle Of Damnation” è invece il brano più “rock n roll oriented”, con
“Fistful Of Hate” si torna su ritmi più Heavy in cui il nostro
Ross non disdegna affatto evidenti richiami al suo passato glorioso.
Gli inconfondibili riff e gli assoli ipnotici presenti in
"By Blood Sworn", si fondono in un connubio vincente osando (in alcuni momenti) anche sforare in altri lidi più
thrasheggianti e aggressivi pur mantenuto sempre la matrice Rock’n’Roll.
L’album risulta bello e convincente senza tanti fronzoli e con almeno un paio do episodi capaci da soli di alzare in maniera notevole il valore del prodotto finale, mi riferisco in particolare alla title-track e la splendida
"Faith Of The Fallen".
Ross The Boss ha vinto ancora una volta!