I
Grimner fanno parte di quella folta schiera di metal band di cui - pur non essendo fondamentali o indimenticabili - si sentirebbe la mancanza se non ci fossero.
Henry Persson, Ted Sjulmark e la loro ciurma di vichinghi tornano puntuali nel 2018 (i loro dischi hanno cadenza biennale...) e festeggiano il decennale della propria carriera dando alla luce "
Vanadrottning"
(Despotz Records), proseguendo il discorso iniziato con "
Blodshynber" e poi con il successivo "
Frost Mot Eld".
Gli svedesi -tetragoni ad ogni forma di contaminazione moderna- ripropongono la loro miscela di folk e viking, i loro cori epici, le liriche che riprendono la mitologia vichinga e la vita dei guerrieri del nord ("
Vanadrottning" significa appunto "Regina dei Vanir")...e naturalmente la passione per le abbondanti libagioni.
Musicalmente il platter conferma la perizia tecnica innegabile dei nostri, abilissimi nel cesellare riffs agguerriti ed epici ed a fonderli con interludi di flauto, mandola e cornamusa: in questo modo l'aggressività e la violenza del death che è la roccia su cui poggia tutto il loro sound viene addolcita e resa meno ostica.
Chiaramente a fronte di queste caratteristiche "
Vanadrottning" presenta purtroppo una certa ripetitività nei brani che -pur scorrendo piacevoli ed accattivanti- non spiccano certo per originalità.
Bisogna dire, a difesa dei
Grimner, che nemmeno i loro numi tutelari (Korpikklani e Finntroll) brillano per innovazione per cui possiamo perdonarli.
Le due tracce che eccepiscono da questa regola sono a mio avviso "
Fafnersbane" (La maledizione di Fafnir) - che vede la partecipazione di Erik Grawsio dei Manegarm - e la successiva "Vårt Blod, Våra Liv" (Il nostro sangue, le nostre vite) perchè la tensione e la drammaticità delle tematiche trattate non vengono stemperate (troppo) dalla dolcezza degli strumenti tradizionali folk.
E comunque diciamolo francamente: scegliendo un disco dei
Grimner si sa a priori cosa si riceverà e questo "
Vanadrottning" non fà eccezione.
Dei e giganti di ghiaccio, corni pieni di idromele, serpenti e lupi giganti, donne che combattono con il fuoco nelle vene: se questo è il vostro mondo questo è il vostro disco.
Grimner - "
En Fallen Jätte"
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