I Deadlock sono probabilmente una delle band più strane nel panorama metal estremo. Non per la musica prodotta - un misto di death melodico, black sinfonico e gothic - bensì per le idee che seguono e propagandano anche utilizzando le loro composizioni. I cinque tedesconi, infatti, aderiscono al movimento XStraight EdgeX, e si dichiarano vegetariani vegani convinti. Come riescano a far convivere queste loro credenze all'interno di "Earth Revolt" non mi è dato di saperlo, visto che non sono riuscito a trovare i testi dei dieci pezzi inclusi. Poco male... Ritornando a parlare di musica, i Dealock si muovono mostrando buona sicurezza sui tre binari sopra descritti, riuscendo a mescolare le proprie influenze in modo da assottigliarle e stemperarle. Di fatto, l'unica ispirazione chiaramente visibile è quella dei Dimmu Borgir nelle parti orchestrali, magnifiche e drammatiche. Per il resto ci troviamo al cospetto di un mix tra In Flames, At The Gates e Dark Tranquillity, con i due chitarristi impegnati a macinare decine di riff spaccaossa, senza dimenticare quella vena melodica che è la colonna portante del death in stile scandinavo. Una piacevole aggiunta viene dagli inserimenti della brava Sabine Weniger che, oltre a suonare benissimo la tastiera, si esibisce in qualche spezzone vocale in cui mostra di trovarsi a suo agio anche con partiture più aggressive, oltre a quelle classiche e goticheggianti (l'etichetta li paragona anche ai Lacuna Coil). Decisamente una caratteristica su cui punterei anche in futuro! Non ci sono cali di tensione, non ci sono brani riempitivi o comunque evitabili, ma allo stesso tempo non ci sono neanche gli estremi per gridare al miracolo. "Earth Revolt" è un ottimo album che si aggiunge a tutti quelli che la rinascita bastardizzata del death metal melodico ha partorito negli ultimi anni.
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