I thrashers svedesi
Black Cyclone , dopo un paio di E.P. , giungono finalmente al debutto su full length ed è un assalto di speed metal con rimandi alla Nwobhm, caratterizzato dall'ugola stridente di Linus Johansson e dalle ritmiche che hanno radici nella Bay Area, nell'Us thrash e ovviamente anche nel thrash europeo ( Kreator, Sodom, Destruction).
Fin dall'opener "
Death Is Crowned As King" si possono avere chiare le coordinate di questo "
Death Is King" , con riff serratissimi, vocals altissime, doppia cassa a manetta, solos iperveloci e un mood ottantiano sempre presente
Già con "
Hordes" notiamo che la band che subito viene "omaggiata" sono gli
Slayer, mentre nella canzone che da il nome alla band accanto ad un solos tipicamente slayeriano, abbiamo delle ritmiche alla
Kreator, "Beast Battalion" sembra uscita da un disco dei Judas Priest, "
Falling Star" ha qualcosa degli
Overkill ma gode di un chorus orecchiabile.
"
Iah" inizia lenta con basso e batteria che fanno da base per un riff slayeriano, "
Under Your Hoof" e "
Death By Crushing" sono altri proiettili impazziti, mentre "
This Is It" chiude il lavoro proponendo l'ennesima colata di Thrash fumante con un bridge rallentato nel mezzo .
E siamo così giunti alla fine del disco senza che una canzone rimanga veramente in testa e questo è, ahimè, il metro di valutazione di lavori come questo nel quale convivono, si, passione e convinzione ma anche tanto, troppo deja-vu
Chi ha bisogno di bands come i Black Cyclone prima che scompaiano dell'anonimato?
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