A distanza di ben dieci anni dall’ultimo full lenght, ritorna
Taaken con la sua creatura più malata e estrema … Se
Wolfsschrei era sempre stato un duo, su quest’album
Taaken ha deciso di prendersi cura di tutto, batteria compresa, per comporre un album che, pur restando nella scia dell’esordio
“Feasting My Hatres” o di
“Demons Of My Inner Self”, riesce ad essere ancor più diretto, semplice, freddo e nichilista.
Wolfsschrei non è mai stata una band troppo raffinata, ma il raw black metal contenuto nei 30 minuto dell’album è quanto di più genuino e onesto potesse uscire oggigiorno dalla mente (malata) di
Taaken. I pezzi si susseguono feroci, tirati e grezzi, ciò non vuol dire che l’album sia solo un’accozzaglia di rumore, anzi, i sei pezzi, tutti mediamente lunghi, ben articolati ed evocativi sono ottimamente concepiti da una mente che sa benissimo quello che vuole e come trasmetterlo, un approccio machiavellico e militaresco che da i suoi preziosi frutti in maniera splendente . Può sembrare un po’ poco, ma se pensiamo a tutta la sceneggiata messa su dalla
Nuclear Blast e dai
Dimmu Borgir per rendere credibile un aborto sonoro come “Eonian” , ci rendiamo ancor di più conto di come la semplicità sia sinonimo di grandezza e qualità, e quando le note dell’opener
“With Fangs And Claws” o quelle della successiva
“Deadly Silencer” risuoneranno nelle vostre orecchie ci sarà veramente di che godere … La title track
“Rise Dead Ember” mostra una piccola variazione al tema con un intro più calmo e tranquillo, per poi deflagrare nella solita colata di odio nero … Un po’ più ragionata è anche la seguente
“Splattered, Soaked 'n Stained” senza però che il terrificante mood dell’album ne venga minimamente intaccato anche perché
“Death By Natural Causes” riporta tutto su binari esecutivi più oltranzisti e tradizionali. Un discorso a parte merita la parte iniziale della conclusiva
“Dead Men Tell No Tales” , dove
Taaken dimostra ancora una volta e ancora di più, la sua innata capacità di creare dolore in forma musicale senza per questo dover per forza ricorrere a mitragliate sonore … Se siete quelli che, come me, amate queste sonorità, che non ne avete mai abbastanza di nichilismo ed estremismo, che godete nel torturare anima e corpo, qui avrete di che gioire, se invece amate lo swing-jazz-folk-prog vattellapijà questo è il veleno che vi ucciderà. Hail Wolfsschrei, hail Death !
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