Copertina 8

Info

Anno di uscita:2018
Durata:45 min.
Etichetta: Frontiers Records

Tracklist

  1. ONLY THE GOOD WILL SURVIVE
  2. THE ROAD TO HELL
  3. ON THE EDGE
  4. BLIND THE SKY
  5. MY EYES ON YOU
  6. FUTURE TO COME
  7. EVERYWHERE
  8. RESURRECTION
  9. CALLING
  10. STATE OF THE HEART
  11. STILL FIGHTING

Line up

  • Joe Lynn Turner: vocals
  • Nik Mazzucconi: bass
  • Simone Mularoni: guitar
  • Alessandro Del Vecchio: keyboards
  • Edo Sala: drums

Voto medio utenti

Il patto di “nobile alleanza” italoamericana inaugurato con “Edge of tomorrow” continua nel migliore dei modi in questo “Road to hell”, un disco in cui la fertile miniera di talento garantita dai suoi artefici produce un nuovo filone aureo di grinta e melodia, analogo a quello esibito nel lavoro precedente e forse addirittura più prezioso in termini di coinvolgente forza espressiva.
Il quinto full-length dei Sunstorm si può dunque giudicare come l’ennesima grande prova di un vocalist dalla classe inesauribile come Joe Lynn Turner, arricchita dalla prestazione impeccabile di un team esecutivo (e produttivo) di enorme spessore e sensibilità, con la comprovata competenza di Alessandro Del Vecchio e Simone Mularoni integrata dalla sapienza ritmica di Nik Mazzucconi e della new entry Edo Sala.
Alimentata da un approccio musicale ancora una volta orientato più all’hard-rock che all’AOR, la raccolta snocciola undici frammenti sonici a elevato godimento cardio-uditivo, fatalmente “riservati” ai fans di Rainbow, Deep Purple e Malmsteen, ma non per questo imputabili di una superficiale reiterazione di temi noti, in un mondo della musica ormai inflazionato dagli stereotipi.
C’è molta vitalità nelle palpitanti costruzioni armoniche contenute nell’opera e anche se il loro terreno d’azione à molto definito e familiare, è praticamente impossibile non essere “toccati” dall’ugola straordinaria di Turner quando intona l’accattivante “Only the good will survive” o quando nella title-track dell’albo condivide il proscenio con un Mularoni “posseduto” dallo spirito del migliore Yngwie, in una traccia dal clima suggestivo e melodrammatico.
On the edge” sollecita i sensi con un pungolo emozionale appena spruzzato dal “veleno” degli Scorpions, in “Blind the sky” le note si fanno ariose e “pompose”, mentre “My eyes on you” è semplicemente superlativa, dominata da una linea melodica enormemente contagiosa, dal fraseggio cromato delle chitarre e dall’irresistibile puntello delle tastiere di Del Vecchio.
L’enfasi di “Future to come” rievoca a tratti le atmosfere maestose di certi Rainbow, l’emozionante “Everywhere” è l’unica concessione sentimentale del programma e “Resurrection” è una fast-track piuttosto tipica e “solo” assai gradevole.
Con la magistrale "Calling”, degna del monumentale “Odissey”, i gangli sensoriali dell’apprezzamento riprendono a fremere alla massima frequenza, vibrazioni che proseguono senza sosta anche con il raffinato hard-rockState of the heart” e la spigliatezza vagamente Van-Halen-esca di “Still fighting”, a compimento di un percorso sonoro che trasmette passione, dinamismo, lucidità e un’innegabile e avvincente identità artistica.
I Sunstorm dimostrano che un’accurata miscela di esperienza, freschezza, ispirazione e capacità può conseguire risultati eccezionali … non male per quello che per molti è soltanto l’ennesimo “progetto” assemblato a tavolino da scaltri e aridi discografici.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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