A distanza di appena due anni sono tornati i
Kissin´ Dynamite, freschi di contratto con la
Metal Blade Records, che ha creduto fortemente negli hard rockers tedeschi.
Il nuovo album si intitola
“Ecstasy” e segue
"Generation Goodbye" rilasciato nel 2016, prodotto dal cantante
Hannes Braun, questo lavoro segna un punto di svolta nella loro storia dei
Kissin´ Dynamite, autori di un hard rock moderno che strizza l’occhio al Glam Metal più classico, capaci di elaborare ritornelli catchy e soluzioni mai banali, all’occorrenza elaborati, ma senza mai finire nel virtuosismo fine a sè stesso.
Vediamo nel dettaglio le canzoni che compongono
“Ecstasy”
“I’ve Got The Fire”Un crescendo di intensità e di emozioni, il pezzo parte in modalità “relax” per poi avere una ascesa decisa che culmina in un refrain dal sapore ruffiano quanto basta.
Come inizio non c’è male
“You're Not Alone”
Arpeggio iniziale ad accompagnare la doppia cassa, cori maestosi, molto bello l’assolo di chitarra che va a chiudere la canzone, mentre ormai ci si ritrova il coro stampato nella mente.
“Somebody's Gotta Do It”
Spesso le soluzioni semplici sono quelle più giuste, come nel caso di questa song
rock and roll oriented, solito ritornello orecchiabile e funzionale alla causa.
“Ecstasy” (feat. Anna Brunner)
Mi sarei aspettato qualcosa di più dalla title-track, il brano scorre lungo binari sicuri, senza osare nulla, fino al momento del refrain anch’esso poco convincente rispetto ai primi brani ascoltati, resta un ottimo work guitar, un riff interessante, ma che sa di “già sentito altrove” e soprattuto la presenza della voce femminile di
Anna Brunner voce della superband tutta al femminile
"Exit Eden".
“Still Around”Breve arpeggio di chitarra in apertura di questa ballad dal sapore
disteso che cresce d’intensità col passare dei minuti pur mantenendo i connotati di una classica balld.
“Superhuman”Il brano più bello almeno fino a questo momento, esempio perfetto di come deve essere fatta un a canzone, riff, bridge, refrain, solo-guitar, ancora refrain ripetuto fino alla conclusione del pezzo.
“Placebo”Effetto placebo? Niente affatto, la canzone piace davvero, i ritmi si alzano nuovamente, il ritornello rischia di diventare un tormentone, ma di quelli che si ricordano volentieri
“Breaking The Silence”Stesso identico discorso fatto per la title-track, con in più l’aggravante che il ritornello sarebbe anche convincente ma è inserito in un contesto in cui sembra decisamente fuori luogo.
“Waging War”Continua l’altalena di belle canzoni e brani meno convincenti, questa volta è il turno della bella canzone, andando a richiamare fraseggi e cori già come nel caso dei primi episodi dell’album.
“One More Time”Anche in questo caso si respira aria di rock and roll, il refrain è sicuramente il più riuscito di tutto l’album supportato da un ottimo work guitar, che poi è il minimo comune denominatore di
“Ecstasy”
“Heart Of Stone”Altra ballad in arrivo? Sembra proprio di si, ma in questo caso siamo al cospetto di un pezzo davvero intenso e struggente, ritmo cadenzato fin quasi verso la chiusura trionfale.
Giunti quasi in dirittura d’arrivo è stata davvero una bella e inaspettata sorpresa.
“Wild Wind”
Siamo alle battute finali, con quell riff in sottofondo per tutta la durata della canzone, qui l’asticella si alza notevolemente.
“No Time To Wonder”A concludere il sesto full-length dei Rockers tedeschi
Kissin´ Dynamite troviamo un altro pezzo
easy listening , un pò come per la canzone che ha aperto l’album, anche in questo caso si tratta di un pezzo immediato orecchiabile sin dal primo ascolto.
Nell’attesa di vederli in azione al Live Club di Trezzo il prossimo sette novembre, ci resta solo di capire se
“Ecstasy” supererà la prova del tempo o se non diventerà l’ennesimo album che dopo l’entusiasmo iniziale (ampiamente giustificato per alcuni episodi di notevole fattura) finirà nel dimenticatoio.