Dopo l'ascolto di questo " Jaktens Tid ", secondo full lenght per i finlandesi Finntroll, un grosso punto interrogativo è spuntato sulla mia testa. Mumble, mumble...è mai possibile che mi viene da ballare al ritmo della loro musica? Cioè, si parla sempre di black metal, anche se fortemente influenzato dal folklore di lande lontanissime; personalmente non credo che concettualmente la Fiamma Nera sia nata per ballare e/o divertirsi, anzi... Bene, dopo averci pensato qualche ora mi son detto " SI, è possibile, è me ne frego di tutte le altre seghe mentali ", anche perché questo lavoro è divertentissimo, capace com'è di unire la rabbia primordiale del black metal tout court, con l'humppah ( la variante finlandese della polka ), che già dalle prime note mette di buon umore. Mentre i brani si susseguono e dalle casse dello stereo escono note ora brutali, ora soavi, la mente viaggia felice, sognando epiche battaglie, gloriose battute di caccia, sontuose feste dove il vino e la birra scorrono a fiumi mentre tutto intorno è un pandemonio di balli, canti e scopate in ogni dove. Un disco che è un continuo ed incessante compiacersi della propria vena ironica, del saper comporre musica comunque grandiosa, rimanendo coi piedi ben piantati per terra, dimostrando intelligenza nel sapersi mettere in discussione con una proposta musicale alquanto curiosa e coraggiosa. La peculiarità del sestetto finlandese è proprio quella di risultare credibili anche proponendo una mistura musicale così astrusa, sapendo essere convincenti sia a colpi di black metal selvaggio, anche se non si ha mai la sensazione di glacialità tipica del genere, sia con aperture melodiche e stacchi giocosi, tipici da feste paesane. Il disco dura tre quarti d'ora e vi assicuro che passano in fretta, facendo così salire vertiginosamente la voglia di premere nuovamente il tasto " play ", per un'altra sessione di laido e spassoso ascolto. Una raccomandazione, il disco si accompagna meglio se si è un pò sbronzi. Finntroll, tamarri e geniali allo stesso tempo.