In tutta onestà, non avrei mai pensato di trovarmi a scrivere nuovamente una recensione dei messicani
Zombiefication ad otto anni dal loro debutto sulla scena musicale con
“Midnight stench”. Eppure, un passo alla volta, il duo composto da
Mr. Hitch al microfono e
Mr. Jacko alla chitarra e al basso è riuscito con costanza ad affinare la propria proposta musicale, giungendo alla pubblicazione della loro quinta fatica –
“Below the grief” – per
Dommentia Records.
La loro “vocazione” non è mutata negli anni, l’amore per il death metal svedese degli anni 90 così come quello per le tematiche horror sono capisaldi del progetto, ma bisogna dar loro adito che negli anni sono riusciti a limare molte delle imperfezioni e delle ingenuità iniziali fino ad ottenere un risultato logico e dai contorni definiti.
Ed è proprio questo senso di compiutezza, di concretezza, che pervade l’intero
“Below the grief”: le tracce sono essenziali, non ci si perde più in orpelli fini a sé stessi, in cui la personalità del duo - pienamente emersa attraverso un songwriting in cui sfuriate thrasheggianti, elementi spettrali e mood teatrali si incastrano con il death old school - è ormai libera di esprimersi a 360 gradi.
Se proprio devo trovare una pecca agli
Zombiefication, questa risiede nella produzione che, nella sua cruda essenzialità, non penso renda completa giustizia al contenuto di
“Below the grief”, ma
nulla di così compromettente nel giudizio finale.
Bravi gli
Zombiefication nel fare il salto di qualità, ora li aspettiamo al varco per vedere se
“Below the grief” è stato un fortunato episodio o la svolta definitiva della carriera del duo messicano.
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