Secondo albo per i
Taste, che non hanno nulla a che vedere con gli omonimi
blues-rockers irlandesi del fenomenale (e “criminalmente” sottovalutato)
Rory Gallagher, sono svedesi e propongono un
AOR tastieristico molto
ottantiano e “cinematografico”, intriso di un certo buon gusto espositivo e di un cristallino rigore sonoro.
“
Moral decay” non è esattamente un disco “imperdibile”, eppure è senz’altro consigliabile a chi, per esempio, nei tempi recenti ha apprezzato Diamond Dawn, Wigelius e Art Nation (con cui i fratelli
Borg hanno pure collaborato) o, volendo risalire a ritroso la “storia” del
rock melodico scandinavo, riserva un posto speciale a Europe, Alien e Bad Habit nel proprio cuore di
musicofilo.
Composizioni un po’ “plastificate” e un pizzico di superficialità emozionale non consentono alla raccolta di conquistare irrimediabilmente i sensi degli estimatori del genere, e ciononostante “
Alive”, “
Dangerous”, "
Rainbow warrior”, “
The fire inside”, “
We are back” e la
ballatona "
On my shoulder” costituiscono un ascolto sicuramente assai gradevole e ricreativo, conducendo l’astante appassionato in un suggestivo clima di “nostalgica spensieratezza”.
Altrove, come anticipato, l’effetto “epidermico” sembra prendere il sopravvento, smorzando il potenziale
anthemico dei pezzi ("
Adventureland”) e rendendo i tentativi d’indurimento dei suoni ("
My own worst enemy”) esercizi di stile abbastanza banali e artefatti.
Così, se la
title-track dell’opera si colloca a metà strada tra pacchianeria e seduzione, tocca a “
Lost in myself” documentare in maniera esplicita che nel bagaglio artistico del duo nordico c’è anche tanto
pop-rock (“roba” alla A-Ha, tanto per fornire un’idea di massima della situazione…) e dimostrare che tale approccio, pur rischiando di allontanare l’
audience più
hard-oriented, può riservare notevoli soddisfazioni.
I
Taste di “
Moral decay” non deludono i loro
fans, ma per quanto mi riguarda continuano a galleggiare nell’affollato limbo dei “gregari”, bravi, competenti e privi di una vera e consistente forma di
leadership espressiva.
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