Per tutti coloro che nei primissimi anni 90 cominciavano a muovere i primi passi all’interno del death metal, le compilation
“Death…is just the beginning” dell’allora giovane ed agguerrita
Nuclear Blast, contribuirono non poco a diffondere il verbo di quello che, all’epoca, era un genere nuovo ed eccitante.
Dal mio punto di vista, fondamentali furono i primi due volumi dell’opera per qualità e “peso” dei nomi presenti: alcuni hanno scritto pagine importanti e indelebili del genere (
Dismember, Amorphis, Gorefest, Hypocrisy, Monstrosity, Incantation, Sinister, Benediction, Pungent Stench, Meshuggah, i primissimi
Atrocity), alcuni non ce l’hanno fatta a decollare definitivamente pur possedendo indubbie qualità (
Winter su tutti, ma anche
Defecation, Disharmonic Orchestra, Brutality, Incubus), altri invece sono spariti presto dai radar (
Toxic Shock, Impulse Manslaughter, Abomination, Deathcore) e a malapena ci si ricorda di loro.
Già il terzo volume dell’opera, uscito nel 1994, pur includendo ancora gruppi importanti (
Dissection e
Therion le new entry) cominciava a risentire delle conseguenze dell’eccessiva sovraesposizione mediatica del death metal, mentre i successivi volumi (il settimo capitolo è del 2002) furono via via sempre più eterogenei, segno dell’espansione a 360° dell’etichetta di Donzdorf.
Nei sedici anni dall’uscita di
“Death…is just the beginning vol. VII” il mondo musicale è più volte mutato, fra Youtube, Spotify e tutti gli altri modi di fruire della musica in streaming con la possibilità di personalizzarsi la lista dei brani da ascoltare, l’idea di mettere in vendita nel 2018 una nuova compilation pare obsoleta già in partenza. A quanto sembra nella sede della
Nuclear Blast la devono pensare diversamente dal sottoscritto (ma anche dagli altri collaboratori di Metal.it ) e hanno pensato bene di riesumare lo storico logo dando alle stampe la MMXXVIII edizione infischiandosene della numerazione ufficiale.
Eccezion fatta per i
The Spirit che suonano un black metal molto vicino a quello dei recenti
Immortal, i gruppi qui rappresentati hanno a che fare col death metal. Diverse le cover presenti - gli
Immolation si cimentano con
“Morbid visions” dei
Sepultura con l’ospitata di
Max Cavalera, gli
Hypocrisy con
“They lie” degli
Exploited e i
Decapitated con “
Sane” dei
Meshuggah – così come non mancano versioni demo di brani di
Benediction,
Possessed e
Memoriam o canzoni già pubblicate – quella dei
Carcass era già presente nell’ep
“Surgical remission” mentre “
Viva presidente Trump!” dei
Brujeria è uscita come singolo nel 2016.
Ammetto che l’ascolto un piacevole
divertissement ma, a conti fatti, l’unico motivo valido che ne giustifichi l’acquisto sta nel collezionismo. Di
“Death…is just the beginning MMXXVIII” ne esistono diverse versioni, dal doppio lp standard, a quello verde splatter, alla più intrigante - e costosa - composta da tre 7” picture con acclusa musicassetta che vede una scaletta differente dalla versione standard (presenti
Municpal Waste, Exodus e Corrosion of Conformity).
A voi la scelta.
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