Vi racconto un aneddoto.
Tanti anni fa, io e un mio amico eravamo soliti andare a giocare a tennis in una tenuta di campagna con tanto di parco, piscina, campo di calcetto e, appunto, campo da tennis, di proprietà di un nostro conoscente che, magnanimo, ce ne concedeva l'usufrutto.
Durante le mitiche partite, di solito giocate sotto il sole cocente, il mio amico piazzava sulla panchina a bordo campo una radio con lettore di cassette che "sparava" pezzi di Dio, Deep Switch, Rainbow, Loudness, Black Sabbath... in particolare quando partiva il riff di
"The Night" degli allora a me sconosciuti
Fifth Angel, il mio amico diventava ingiocabile, soprattutto di dritto.
Quelle magnifiche giornate della mia gioventù, tra le altre cose, mi hanno permesso di scoprire tanta musica Hard Rock / Heavy Metal e mi hanno avvicinato agli americani
Fifth Angel, gruppo che ho letteralmente adorato grazie a due capolavori quali "Fifth Angel"e "Time Will Tell" i cui vinili ho praticamente consumato a furia di ascolti.
Eravamo nei mitici anni 80.
Poi è arrivato il grunge e i
Fifth Angel, come tanti altri colleghi, sono finiti nell'oblio.
Fino ad oggi.
Fino a
"The Third Secret", album che interrompe un silenzio di trent'anni e consente ai
Fifth Angel di tornare sulle scene e, forse, di godere di un minimo di successo che mai, purtroppo, ha arriso al gruppo di Seattle.
La domanda più importante che mi sono fatto io, e che credo si siano fatti tutti i fan dei Nostri, è, ovviamente, se il ritorno fosse degno del nome sulla copertina, epicissima, dell'album.
La risposta, fortunatamente, è positiva, almeno per quanto mi riguarda.
I
Fifth Angel sono tornati per davvero e, sebbene non raggiunga le vette dei due precedenti lavori,
"The Third Secret" è un signor album di Heavy Metal a stelle e strisce, aggressivo, più che in passato, ricco di melodie avvincenti, epico, suonato in modo magistrale e prodotto ancora meglio.
Tutto bene allora?
Non propriamente.
Purtroppo Ted Pilot, storico vocalist, non è della partita e la sua assenza si sente:
Kendall Bechtel, funambolico chitarrista entrato in formazione ai tempi di "Time Will Tell" fa un buon lavoro dietro al microfono (la sua chitarra, invece, è strepitosa!), ma non riesce a raggiungere il pathos e l'espressività del suo illustre predecessore e, a mio parere, si rifà anche troppo a Ronnie James Dio la cui influenza, non solo per quanto concerne le voci, è evidentissima sull'album, con la conseguenza che un po' di personalità i
Fifth Angel l'hanno persa per strada.
Si tratta, tuttavia, di dettagli.
Dettagli perché, per il resto,
"The Third Secret" ci riconcilia con il Metal di classe e con la M maiuscola attraverso una serie di brani ispiratissimi, potenti, dai ritornelli da cantare a squarciagola ("... you better ruuuuuun") che ti si ficcano immediatamente in testa, e dalle armonizzazioni ora dirette, ora intricate, ora maestose e quasi religiose (la splendida
"Queen of Thieves" probabilmente il vertice di tutto il lavoro), ora devastanti come la dirompente
"This is War", il tutto all'insegna di una classe senza tempo, di una tecnica strumentale, come ho già ricordato, di primissimo livello e di una voglia di fare musica che, immagino, mai abbia abbandonato
Kendall Bechtel (voce, chitarra solista),
John Macko (basso),
Ken Mary (batteria) e
Ed Archer (chitarra ritmica) ovvero i
Fifth Angel, uno dei migliori gruppi Heavy Metal che la scena abbia mai conosciuto.
A voi, adesso, tributare il giusto riconoscimento a questi artisti.